Televisione

Dizionario di Storia (2011)

televisione


Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini fisse o in movimento. Fin dai primi esperimenti, sia l’apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un tubo catodico, strumento inventato dal fisico tedesco F. Braun nel 1897. La prima t. elettronica fu realizzata dallo statunitense P. Farnsworth nel 1927, e prove di trasmissioni televisive furono condotte negli anni Trenta del 20° sec. a New York, Berlino, Parigi e Londra. Nel 1941 furono rilasciate le prime licenze televisive commerciali negli Stati Uniti e alla fine del decennio era ormai in piedi il sistema televisivo locale, che nel 1953 iniziò le trasmissioni a colori. In Italia le prime prove sperimentali furono condotte negli studi dell’EIAR, a partire dal 1934, ma la prima trasmissione televisiva fu realizzata solo nel 1954, dando inizio alla programmazione della RAI; un secondo canale della t. pubblica giunse nel 1961 e la terza rete si aggiunse solo nel 1980. Dal 1977 fu inoltre introdotto anche nella t. italiana il colore. Era nato intanto il fenomeno delle t. private, poi sempre più diffuse a partire dagli anni Ottanta. Ormai la t. era uno dei media più significativi del secolo e aveva rivelato il suo impatto sulla società, sul senso comune e sulla stessa politica. Alla fine del 20° sec. si arrivava alle trasmissioni in digitale, con ampliamento dei canali disponibili e aggiunta di servizi interattivi, mandando in crisi il precedente modello. Non era infatti più necessaria una programmazione generalista, ma si poteva puntare a nicchie specifiche. Inoltre era divenuto possibile offrire canali e singoli programmi a pagamento, segmentando ulteriormente la produzione. In compenso altri media, in primo luogo il web, hanno conquistato settori specifici, dalle informazioni al mercato musicale. Non è quindi chiaro se il medium televisivo abbia ancora una reale specificità e possa continuare anche nel 21° sec. a godere del peso politico attribuitogli a fine 20° secolo.

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