Tendine

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tendine L’organo di tessuto connettivo fibroso per mezzo del quale il muscolo si inserisce sul segmento osseo o sulla formazione cui è destinato, se l’inserzione non è effettuata direttamente dalle fibre muscolari. Con lo stesso nome sono indicati anche quei tratti di tessuto fibroso che si possono reperire nella compagine del muscolo (iscrizioni tendinee del muscolo retto dell’addome) o quelli interposti tra 2 ventri muscolari (t. intermedi del muscolo digastrico e di quello omoioideo).

I t. sono costituiti da fasci (fasci primari, secondari e terziari) formati da fibrille connettivali, esili, lunghe, ondulate e a decorso parallelo, unite da una sostanza cementante scarsa; lungo la superficie dei fasci primari sono disposte le cellule tendinee, i cui corpi sono orientati secondo la lunghezza delle fibre. Nello spessore del tessuto tendineo sono localizzati corpuscoli nervosi (recettori) a funzione propriocettiva. In determinate regioni (polso, collo del piede ecc.) i t. sono avviluppati da particolari guaine fibrose e da borse mucose che li mantengono in situ e ne facilitano lo scorrimento.

Alla composizione dei t. partecipa la tendomucina (o tendomucoide), mucina strettamente affine alle mucine dell’osso (ossomucoide) e delle cartilagini (condromucoide).

La patologia dei t. comprende: lesioni traumatiche (sezione dei t., strappamento delle inserzioni ecc.); lesioni irritative delle guaine tendinee; lesioni a tendenza suppurativa (tubercolari, reumatiche, traumatiche ecc.); tumori benigni, originati dal tessuto tendineo; tumori maligni, rari, che prendono origine dalle guaine tendinee. Le affezioni infiammatorie, acute o croniche, delle guaine sinoviali di uno o più t. sono le tenosinoviti (o teniti, tenovaginiti, tenovaginaliti). Tra le forme croniche figura la tenosinovite cronica stenosante della mano (o raramente del piede), nota anche come malattia di De Quervain, caratterizzata da ispessimento a manicotto della guaina del t. del muscolo flessore del pollice. Tendinoma Tumefazione rotondeggiante che si costituisce sul moncone prossimale di un tendine reciso. Fissazione tendinea Intervento chirurgico mirante a limitare il gioco di un’articolazione mediante fissazione di un tendine all’osso. Si pratica raramente, per lo più in casi di postumi di poliomielite.

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