teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
1. La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un carattere umano: sono uomini particolari (profeti, sacerdoti, re-sacerdoti) che, nella pretesa di conoscere meglio di altri (per es., per diretta ispirazione) la volontà del dio o degli dei, governano
Nella storia delle dottrine politiche s’intende per dottrina teocratica quella che riporta a Dio l’origine e il fondamento del potere politico. A mano a mano che il papato si è reso indipendente e superiore al potere laico, tale dottrina ha riservato al primo l’origine divina, trasformando in un privilegio quello che era il comune fondamento di ogni potestà. Da Gregorio Magno a Gregorio VII, da Innocenzo III a Bonifacio VIII l’apologia del papato si è mossa su questa via. Con
Il Rinascimento segna una lunga interruzione nello sviluppo della dottrina teocratica, che riprende vita nel Seicento, proprio mentre più fortemente si affermava
Attraverso queste costruzioni eclettiche la tesi teocratica ha ormai perduto il suo valore di sostegno della potestà pontificia. Ma, mentre si contesta al pontefice una superiorità temporale sugli altri principi, il fondamento divino del potere politico è riaffermato, contro le dottrine democratiche, dai re e dai loro apologisti. Così la dottrina teocratica dà origine alla dottrina del diritto divino dei re.
Con il 18° sec. trionfa la dottrina del diritto naturale e il diritto divino dei re cede progressivamente terreno alla sovranità degli individui e alle dottrine democratiche. La dottrina teocratica viene rinnovata con la Restaurazione dai dottrinari del legittimismo. J. de Maistre ne aveva riaffermato la validità nella polemica contro J.-J. Rousseau, sulla sua linea si pongono L.-G.-A. de Bonald, K.L. Haller, F.-J. Stahl, L. Taparelli d’Azeglio. Una propaggine democratica di questa corrente è rappresentata da F.-R. de La Mennais, per la sua avversione all’assolutismo regio e per l’affermazione della Chiesa come tutrice dei diritti del popolo e della libertà di fronte al potere civile. A La Mennais si richiamò poi il cattolicesimo democratico che avrebbe dato vita tra l’altro all’ideologia democratico-cristiana, trovando così fine la dottrina teocratica nel senso tradizionale e proprio del termine.