TESPI
Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
TESPI (Θέσπις)
Autore leggendario di tragedie, nato nel demo attico di Icaria. Visse nel VI sec. a. C.
L'immagine del mitico fondatore della poesia tragica non è per ora nota con sicurezza da nessun ritratto. È stata però proposta la identificazione con T. di una testa bronzea ellenistica, forse alessandrina, trovata nella villa dei Pisoni a Pompei. Essa presenta una caratteristica acconciatura a lunghi riccioli a spirale lavorati a parte e poi saldati alla testa. E una pettinatura atipica, che trova confronto solo nei riccioli a tortiglione delle maschere tragiche. Per questo elemento e per qualche lettera di una iscrizione frammentaria conservata sull'erma marmorea in cui era inserita la testa, si è voluto appunto vedere nel pezzo un ritratto ideale di Tespi. Ma, come si vede, gli elementi su cui si basa la identificazione non appaiono definitivi. T. è forse raffigurato in un kàntharos argenteo della Bibliothèque Nationale di Parigi, ove appare anche la immagine di Arato di Soli, il fondatore della poesia scientifica e astronomica. Il fondatore della tragedia sarebbe rappresentato come un giovane sbarbato seduto con aria meditativa, interpretato, peraltro, anche come Licofrone di Calcide. In mano ha un lungo bastone ricurvo. Di fronte a lui è posta una maschera tragica. Si tratta di un lavoro assai fine del I sec. a. C.
Bibl.: K. Lehmann Hartleben, Ikonographische Miscellen, in Röm. Mitt., 1925, p. 139 ss.; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, 193, 216, 226; Ch. Picard, Un cénacle litteraire hellénistique sur deux vases d'argent du Trésor de Berthouville-Bernay, in on. Piot, 1950, p. 60 ss.; G. M. A. Richter, The Portraits of the Greeks, Londra, I, 1965, p. 73 s.
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