THAON di REVEL, Ignazio

Enciclopedia Italiana (1937)

THAON di REVEL, Ignazio

Francesco Lemmi

Maresciallo di Savoia nato a Nizza Marittima il 10 maggio 1760, morto a Torino il 26 gennaio 1835. Ministro all'Aia (giugno 1789-agosto 1791), soldato al fianco del padre Carlo Francesco nella guerra sulle Alpi, negoziò a Parigi, nel maggio 1796, la pace con la Francia. Caduta la monarchia (1798), fu confinato come ostaggio a Grenoble e a Digione, donde riuscì a fuggire nel 1799. Dopo l'annessione del Piemonte alla Francia si astenne dai pubblici uffici, ritirandosi nella sua terra di Cimena sulla collina torinese. Il 15 aprile 1814 fu chiamato a far parte del Consiglio di Reggenza e nel maggio andò in missione a Parigi. Tornato nel luglio e fatto conte di Pralungo (25 settembre 1814), ebbe, nel febbraio 1815, il governo di Genova. Nell'aprile si recò al quartier generale degli alleati per chiedere la restituzione, che fu poi concessa, di tutta la Savoia: egli stesso ne prese possesso nel dicembre. Nel maggio 1816 era di nuovo a Genova, e poscia viceré in Sardegna al posto di Carlo Felice. Il 9 agosto 1820 successe al suo fratello primogenito Giuseppe (1756-1820) nel governatorato di Torino e pochi giorni dopo (15 agosto) ebbe il collare della SS. Annunziata. Represse, il 12 gennaio 1821, il moto studentesco di Torino e, nel marzo, consigliò a Vittorio Emanuele I la resistenza energica oppure l'abdicazione. Fu quindi a Modena presso Carlo Felice che lo mandò a Lubiana per assicurarsi l'aiuto dell'Austria contro i rivoluzionarî. Nominato da Carlo Felice luogotenente generale del regno con pieni poteri di alter ego (19 aprile 1821), provvide al ristabilimento dell'ordine, ma lasciò che i più compromessi prendessero la via dell'esilio. Nell'ottobre riassunse il governatorato di Torino e lo mantenne sino alla morte. Esortò Carlo Felice a ridurre la questione della responsabilità di Carlo Alberto a un affare di famiglia, di cui non dovessero ingerirsi le potenze. Maresciallo di Savoia (1829), fu, nel nuovo regno, vicepresidente del Consiglio di stato.

Amò gli studî letterarî, lasciò memorie militari pubblicate da suo figlio (Mem. sur la guerre des Alpes... tirés des papiers du comte Ignace Thaon de Revel, Torino 1871) e pubblicò egli stesso, anonime, due opere storico-politiche: De la révolution du Piémont avec des observations sur les diverses formes de gouvernement (Losanna 1822) e Testament politique (Parigi 1826)..

Bibl.: M. Avetta, Uomini della Restaurazione. Il conte I. Thaon di Revel, in La rivol. piemont. del 1821, I, Torino 1927, p. 303 (pubblicaz. della Soc. stor. subalpina).