THAON di REVEL

Enciclopedia Italiana (1937)

THAON di REVEL

Francesco Lemmi

REVEL Illustre famiglia piemontese che tradizioni domestiche vogliono proveniente dalla Normandia (Thaon presso Caen) donde passò in Inghilterra (Filippo di Thaon poeta anglo-normanno) e quindi in Scozia da dove avrebbe seguito in Francia Maria Stuarda. Un paggio di questa, rimasto in Francia quando la vedova di Francesco II tornò in Scozia, sarebbe il capostipite dei Thaon. Le origini storiche risalgono a Filippo Thaon, capitano delle milizie di Lantosca nel Nizzardo, il quale ottenne lettere di nobiltà da Carlo Emanuele I il 16 gennaio 1617. Da suo figlio Pietro (morto nel 1635) nacque Carlo Antonio (1611-1642) che il 13 maggio 1628 fu investito della signoria di S. Andrea come erede di sua madre Camilla Michelotti. Egli fu padre di Pietro Antonio (1639-1711), primo conte di S. Andrea e Tourettes Revel (10 ottobre 1687), padre a sua volta di Gaspare (morto nel 1732), colonnello del reggimento Nizza, il quale sposò una Geltrude Provana di Pralungo e ne ebbe 12 figli. Dal primogenito Giuseppe Orazio (1679-1773) nacque Carlo Francesco (1725-1807; vedi) che fu fatto marchese da Vittorio Amedeo III il 25 maggio 1796 ed è il primo illustre personaggio della famiglia. Suo figlio Giuseppe Alessandro (1756-1820), fu governatore di Sassari dopo la morte del conte di Moriana (1802), generale di fanteria (1812), cavaliere della SS. Annunziata (2 novembre 1815). Organizzò il corpo dei RR. Carabinieri e dal 1814 tenne il governo della città di Torino. Da suo figlio Carlo Ippolito Maria (1789-1849), tenente generale e capitano delle Guardie del Corpo, nacquero Emanuele (1819-1901), Ersilia Ignazia Carola, Cesare Ignazio (1824-1899) e Lidia Paolina; il ramo primogenito si estinse in Carlo Cesare (1867-1874), figlio di Emanuele. Il titolo marchionale passò quindi al ramo cadetto, cioè alla discendenza d'Ignazio, conte di Pralungo, figlio egli pure di Carlo Francesco. Fra i più importanti membri della famiglia è anche Ignazio (v.). Dei suoi numerosi figli il solo Ottavio lasciò prole mascolina. Tra gli altri giova ricordare Leonello (1802-1843); Adriano (1813-1854), che fu ministro a Vienna e a Londra e morì di colera a Torino; Genova Giovanni (1817-1910). Quest'ultimo, tenuto a battesimo dalla città di Genova partecipò valorosamente a tutte le campagne del Risorgimento, compresa quella di Crimea. Tenente generale (1866), ministro della Guerra (ottobre 1867), deputato, senatore (16 marzo 1879), cavaliere della SS. Annunziata (1905), lasciò numerosi scritti di carattere storico e personale (anche un libro di pietà) e inoltre i Mémoires sur la guerre des Alpes, tratti dalle carte del proprio padre (Torino 1871). Di Ottavio (v.), altro illustre personaggio della famiglia, è figlio Paolo (v.), grande ammiraglio, duca del Mare. Vittorio, gemello del maggiore generale Adriano (1854-1936), fu console generale a Salonicco, Nizza, Atene e Trieste (morto nel 1930), ed è il padre di Paolo Ignazio Maria (nato a Tolone nel 1888), già benemerito podestà di Torino, ministro delle Finanze e di Ignazio, capo della Lega fascista dell'America Settentrionale (1925-1929) e vicesegretario dei Fasci all'Estero (1935-36). Al primogenito di Ottavio, Ignazio (1839-1908), deputato e senatore (14 giugno 1900), fu riconosciuto marchese con decreto ministeriale del 16 dicembre 1901 in seguito alla morte (9 marzo 1901) del cugino Emanuele. Tra i suoi figli furono Ignazio (1839-1908), cui con decreto ministeriale del 16 dicembre 1901 venne riconosciuto il titolo marchionale del ramo primogenito, Paolo (v.). Suo figlio Ottavio Eugenio Carlo Guglielmo (nato nel 1868) rappresenta il ramo diretto della famiglia.

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