Nagel, Thomas

Dizionario di filosofia (2009)

Nagel, Thomas


Filosofo serbo, naturalizzato statunitense (n. Belgrado 1937). Laureatosi alla Cornell University (1958), è stato prof. presso la University of California a Berkeley (dal 1963), la Princeton University (dal 1966) e la New York University (dal 1980). Allievo di Rawls, si è interessato di etica, filosofia politica e filosofia della mente. Segnalatosi con un’originale riflessione sul concetto di altruismo e sulla razionalità dei comportamenti da esso orientati (The possibility of altruism, 1970; trad. it. La possibilità dell’altruismo), ha poi approfondito questa problematica in una prospettiva etico-politica di ispirazione kantiana volta a conciliare la sfera dei «valori personali», individualistici, con quella dei «valori impersonali», relativi al benessere collettivo (Equality and partiality, 1991; trad. it. I paradossi dell’eguaglianza). Particolare attenzione ha soprattutto ricevuto la sua posizione antiriduzionistica in sede di filosofia della mente, basata sul riconoscimento della peculiare soggettività degli stati mentali, che rende impossibile ogni tentativo di riduzione della psicologia alle scienze naturali oggettivanti. Di grande influenza, in questa prospettiva, è stato il suo saggio What is it like to be a bat? (1974), ripubblicato nella raccolta Mortal ques­ions (1979; trad. it. Questioni mortali). Di rilievo, inoltre, le sue radicali obiezioni alle posizioni relativistiche e postmoderniste e la conseguente difesa di alcune forme di razionalità oggettive (The last word, 1997; trad. it. L’ultima parola). Tra le altre opere si ricordano: The view from nowhere (1986; trad. it. Uno sguardo da nessun luogo); What does it all mean? A very short introduction to philosophy (1987; trad. it. Una brevissima introduzione alla filosofia); The myth of ownership: taxes and justice (in collab. con L. Murphy, 2002).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata