Tibet

Dizionario di Storia (2011)

Tibet


Regione storico-geografica dell’Asia centrale. Il T. è una delle quattro più importanti minoranze nazionali cinesi insieme a Xinjiang, Guangxi e Ningxia; il Tibet centrale e occidentale costituisce la Regione autonoma del T., mentre il T. orientale è incorporato nelle prefetture cinesi di Qinghai, Gansu, Yunnan e Sichuan. Il mito secondo il quale l’origine del territorio del T. sarebbe dovuta al prosciugamento di un grande mare trova riscontro nell’effettivo processo di innalzamento della catena himalayana dovuto al congiungimento della placca centro-asiatica con il subcontinente indiano. Testi storici cinesi di epoca Tang (618-907) fanno risalire le origini della civiltà del T. all’immigrazione dei qiang, pastori provenienti dalla Cina occidentale, ai quali si attribuisce anche l’addomesticamento dello yak. Le prime fonti storiche tibetane sono databili al 7° sec. d.C., quando fu introdotta la scrittura modellata su un alfabeto indiano di tarda epoca gupta. La periodizzazione proposta dagli autori tibetani si articola in due grandi fasi: la prima (snga dar) e la seconda (phyi dar) diffusione del buddhismo. La prima fase coincide con il periodo monarchico (secc. 7°-9°), inaugurato dal primo re storico Srong btsan sgam po, della dinastia Yar lung; a lui successero nove re fino alla caduta della monarchia all’epoca di Glang dar ma (842), che perseguitò il clero buddhista e morì ucciso da un monaco. Durante la seconda diffusione del buddhismo (dal 10° sec.) si assiste alla formazione delle varie scuole e a un frazionamento politico di tipo feudale, in assenza di un’autorità centrale; si ebbero inoltre intensi contatti con l’India e il consolidarsi dello studio dei testi buddhisti. Con l’egemonia mongola la scuola dei Sa skya pa ebbe un ruolo politico di rilievo a opera di Sakya Pandita Kunga Gyeltsen e del nipote Drögon Chögyal Phagpa. Con l’avvento dei Ming (1368-1644) i rapporti tra Cina e T. si limitarono all’attribuzione di titoli onorifici da parte degli imperatori cinesi durante le visite dei lama tibetani. Il declino dei Sa skya pa permise la riconquista dell’indipendenza sotto la guida di Byang chub rgyal mtshan (1302-64) e dei suoi successori, appartenenti alla scuola buddhista dei Phag mo gru pa. Nel 15° sec. si verificarono gravi tensioni tra i signori feudali in lotta per la supremazia, mentre un rinnovato fervore religioso segnò la nascita dell’importante ordine dei dGe lugs pa, ispirato da Tsong kha pa (1357-1419). L’avvento dei dGe lugs pa al potere politico fu determinato dall’appoggio dei mongoli qoshot. L’epoca del protettorato mancese (1720-1912) vide l’assetto definitivo del governo tibetano, il rafforzamento dei dGe lugs pa in tutto il territorio, la presenza dei missionari italiani, il coinvolgimento del T. nel Grande gioco, l’invasione britannica del 1904 e quella cinese del 1910. Con il XIII dalai lama il T. iniziò un timido processo di modernizzazione che si arrestò presto per l’opposizione dei monaci dei grandi monasteri, fatto che fu denso di conseguenze all’epoca dell’invasione cinese nel 1950 (➔ ; ).

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