RIEMENSCHNEIDER, Tilman

Enciclopedia Italiana (1936)

RIEMENSCHNEIDER, Tilman

Fritz Baumgart

Scultore, nato a Osterode circa il 1460, morto il 7 luglio 1531 a Würzburg. Quivi dimorava fino dal 1483, e dal 1520 al '21 fu borgomastro. Nel 1524, quando cioè fu sottoposto alla tortura per avere favorito la sommossa dei contadini, cessò di operare. La sua prima opera sicura è l'altare di Münnerstadt (1490-92), di cui si conservano frammenti a Monaco, a Berlino e a Münnerstadt. Del 1491-93 sono le statue in pietra di Adamo ed Eva scolpite per il duomo di Würzburg (gli originali ora nel museo di Würzburg), del 1498-99 la tomba del principe vescovo Rodolfo di Scherenberg nel duomo, uno dei capolavori della tarda scultura gotica in Germania. Nel 1498-1505 il R. eseguì l'altare della chiesa di S. Giacomo a Rothenburgs. Tauber, nel 1505 circa quello nella chiesa del Nostro Signore a Creglingen, entrambi perfettamente conservati. Inoltre resta di lui tutta una serie di frammenti d'altari diversi nei musei (specialmente a Berlino, Deutsches Museum; a Monaco, Nationalmuseum; e Würzburg, Luitpoldmuseum). Le opere principali del periodo tardo sono la Madonna a Berlino (Deutsches Museum) e la tomba di Lorenzo di Bibra (morto nel 1519) nel duomo di Würzburg, nella quale già appaiono le forme del Rinascimento. L'importanza del R. risiede nella forza e nella profondità di espressione psicologica delle sue figure, nonché nella perfezione tecnica delle sue sculture sia in legno sia in pietra.

Alcune sue sculture lignee possono essere annoverate tra le opere più compiute e schiette della scultura tedesca dell'ultimo ornamento gotico. Lasciando la policromia, fino allora in uso, il R. diede ai suoi altari intagliati una vivacità particolarmente accentuata di movimento e di chiaroscuro.

Bibl.: C. Streit, T. R., Leben und Kunstwerke des fränkischen Schnitzers, Berlino 1888; E. Tönnies, Leben und Werke des Würzburger Bildschmitzers, T. R., Strasburgo 1900; A. Weber, T. R., Würzburg 1911; J. Bier, T. R., ivi 1925-30; H. Schrade, T. R., ivi 1927; J. Bier, T. R. Ein Gedenkbuch zur vierhundertjährigen Wiederkehr seines Todestages, Augusta 1931; T. Demmler, Ein unbekannter Riemenschneider, in Pantheon, X (1932), pp. 209-211; J. Bier, R., oder Peter Breuer?, ibid., XI (1933), pp. 25-28; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934.

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