Tivoli

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Tivoli Comune della prov. di Roma (68,4 km2 con 52.853 ab. nel 2008). Il centro è situato sulle pendici N dei M. Tiburtini, a 235 m s.l.m., alla sinistra dell’Aniene, nel punto dove questo salta, con famose cascate, un ripido gradino per scendere nella Campagna Romana.

La città antica, che conserva parte delle mura, si sviluppa in quota, intorno alle grandi ville d’Este e Gregoriana, mentre le sue espansioni recenti interessano aree più a valle. Importanti gli stabilimenti termali di Bagni di T. che, con le testimonianze storico-artistiche della città, alimentano un considerevole flusso di visitatori. Industrie cartiere; stabilimenti tipografici e lavorazione del travertino e della gomma.

Le origini di T. (lat. Tibur), il cui nome deriva dalla voce sabina teiba o teba «colle, luogo elevato», sono leggendarie. Ancor prima del foedus Cassianum faceva parte della lega delle città latine. Sciolta dai Romani la lega latina, i Tiburtini rinnovarono il foedus con Roma e in seguito alla guerra sociale ottennero la cittadinanza romana; durante le guerre civili furono aiutati da Silla (che ricostruì gran parte della città). A T., celebre luogo di villeggiatura, l’imperatore Adriano fece costruire la famosa villa che porta il suo nome. Il consiglio cittadino fu detto senatus Tiburs e i suoi membri furono i decuriones Tiburtes. Sede di vescovo dal 4° sec., nel Medioevo fu danneggiata dai Goti, ma poi restaurata dallo stesso Totila (547-48); i Bizantini ne fecero un ducato e i papi la eressero a centro amministrativo dei patrimoni sabinense e carseolano di S. Pietro; minacciata dai Longobardi di Astolfo, si assoggettò poi all’imperatore Ottone III e continuò nella sua politica imperiale fino al tempo di Innocenzo II, il quale condusse una sfortunata battaglia contro T. che appoggiava l’antipapa Anacleto (1142); altra battaglia contro Roma fu sostenuta da T. nel 1145 per difendere papa Eugenio III, che vi morì (1153). Arresasi al Barbarossa, ebbe da lui notevoli lavori di abbellimento e di fortificazione. Sin dal 9° sec. si era data una Costituzione comunale; nel 1259 accettò la dipendenza dal Senato romano e fu poi alleata di Cola di Rienzo. Combatté con Ladislao di Durazzo (1413) e accolse più tardi (1447) le armate di Alfonso d’Aragona; ma poco dopo perdette ogni autonomia per divenire città pontificia. Pio II vi eresse la Rocca dalle quattro torri; Sisto IV potenziò le vecchie università delle arti e le confraternite ospitaliere; Adriano VI la fece sede di un governo nel quale si susseguirono cardinali come Alessandro Farnese e Ippolito II d’Este, che vi eresse la villa d’Este (1550) e costituì l’accademia degli Agevoli; fu soggiorno di Carlo III di Borbone; con Napoleone fu capoluogo di un circondario; Gregorio XVI compì i lavori di arginamento e spostamento dell’alveo dell’Aniene (Grande Cascata e Villa Gregoriana); Pio IX le donò le terme delle Acque Albule.

La città antica aveva un grandioso santuario extraurbano (1° sec. a.C.) di Ercole Vincitore. Del periodo romano, rimangono resti dell’anfiteatro, un ambiente coperto a volta con due mense ponderarie, e il cosiddetto mercato coperto. Nei dintorni della città, oltre a Villa Adriana (➔ Adriano) sono le rovine di numerose ville (di Bruto, di Cassio, di Orazio, di Quintilio Varo). È relativamente conservato l’impianto urbano medievale. Tra le chiese: S. Silvestro (affreschi del 13° sec.), la basilica della Carità (11°-12° sec.), restaurate; S. Maria Maggiore (portale goticheggiante di Angelo di Tivoli e campanile del 1602); il duomo (forse su una basilica romana; campanile, 12° sec. a cuspide piramidale), rifatto nel 1635 (trittico del Salvatore, 12° sec.; Deposizione, gruppo scultoreo ligneo, inizio 13° sec.). La Rocca Pia fu innalzata da Pio II (15° sec.). Fra le dimore del Rinascimento, notevole palazzo Croce, con ninfeo (1583 ca.). La Villa d’Este, con magnifico giardino e bellissime fontane, fu costruita per il cardinale Ippolito II d’Este nella seconda metà del 16° sec. da Pirro Ligorio; ha pitture di F. Zuccari, L. Agresti e G. Muziano. La Villa Gregoriana, in gran parte ottocentesca, è un magnifico parco naturale.

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