Tolomei

Dizionario di Storia (2011)

Tolomei


Il nome Tolomeo designa tutti i sovrani macedoni dell’Egitto. La supremazia della dinastia nella regione egiziana risale al periodo successivo alla morte di Alessandro, quando Tolomeo I Sotere sconfisse Perdicca e acquisì piena egemonia sull’Egitto. Nel 322 a.C. conquistò anche la Cirenaica, un territorio che rimase a lungo nell’orbita dell’Egitto tolemaico. Durante il periodo delle guerre tra i diadochi Tolomeo cercò di stabilire il proprio controllo sulle zone strategiche della Palestina e dell’area tra il Libano e la Celesiria. Nel 305 assunse il titolo di re e poco dopo l’appellativo di Sotere. Nel 301, insieme agli alleati Cassandro, Lisimaco e Seleuco, vinse Antigono nella battaglia di Ipso, dopo la quale si aprì un’annosa questione tra Tolomeo e Seleuco per il controllo della Celesiria. A Tolomeo Sotere si devono provvedimenti quali l’introduzione di una struttura amministrativa di matrice greca e la diffusione del culto egizio di Serapide tra i greci. Per suo volere nacquero ad Alessandria istituzioni culturali quali il museo e la biblioteca. Nel 285 fece proclamare re e associò a sé il futuro Tolomeo II, figlio della seconda moglie Berenice. Il suo regno fu caratterizzato dall’impegno militare contro la Siria e per il controllo della Cirenaica. Tra le sue azioni di governo si annovera un particolare interesse per gli aspetti amministrativi e per l’organizzazione delle attività agricole dell’Egitto. A lui successe Tolomeo III Evergete, che nella terza guerra siriaca giunse fino a Babilonia e in Persia, divenendo così il promotore della maggiore fase di espansione del potere dei Lagidi. Un periodo di decadenza dell’Egitto tolemaico si ebbe sotto il regno di Tolomeo IV Filopatore, quando si affermò sempre di più l’egemonia della Siria di Antioco III. La successione al Filopatore vide un periodo di reggenza di Arsinoe III in luogo del designato successore, ancora bambino, il futuro Tolomeo V Epifane. A quel periodo risalgono il consolidamento del potere della Siria di Antioco III e l’avvento sulla scena politica di Filippo II di Macedonia, sconfitto dai romani nel 196 a.C. Frattanto l’Egitto, entrato nell’orbita della protezione romana, strinse la pace con la Siria, suggellata con il matrimonio tra Tolomeo e Cleopatra, figlia di Antioco III. Da questo momento in avanti l’Egitto entrò stabilmente nello spettro degli interessi politici romani e la dinastia dei Tolomei andò a esaurirsi fino a che a Tolomeo XII Aulete successe Cleopatra VII, la figlia maggiore, amante di Cesare, la cui rovina fu quella di schierarsi con il perdente, Antonio, e combattere contro Ottaviano. La battaglia di Azio del 31 e la morte di Antonio, suo amante, segnarono la fine dell’indipendenza anche nominale dell’Egitto e l’insediarsi stabile di nuovi dominatori.

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