TOLOMEO II Filadelfo, re d' Egitto

Enciclopedia Italiana (1937)

TOLOMEO II Filadelfo (Φιλάδελϕος), re d' Egitto

Evaristo Breccia

Nato a Coo nel 309-8 da Berenice, quando il padre, Tolomeo I (v.), combatteva contro Antigono per estendere e fortificare la sua influenza nel Mediterraneo orientale. Il cognome Filadelfo era proprio della sorella e moglie Arsinoe ed egli non lo portò mai durante la vita. Prescelto a successore dal padre che abdicò in suo favore nel 285, salì al trono in giovane età. Temperamento molle e voluttuoso, e quindi poco incline alla guerra, si dedicò con passione alle arti della pace rivelandosi principe liberale, magnifico, fastoso. Sviluppò le iniziative culturali ed edilizie del grande genitore e organizzò in Alessandria feste spettacolose, vere esposizioni universali, a cui accorrevano d'ogni dove folle numerose. Alla sua corte attrasse letterati, poeti e artisti che ne celebrarono, particolarmente Teocrito, lo splendore e le imprese. Ma le vittorie militari e le conquiste erano opera dei suoi generali; la politica estera e l'organizzazione dello stato, opera, soprattutto, dell'energica, astuta, volitiva, abilissima sorella e moglie Arsinoe II. Nel 258-56 il predominio dell'Egitto nel Mediterraneo orientale, affermatosi contro Antioco I, subì una parentesi, dovuta alla sconfitta navale presso Coo. Pegno della pace conchiusa qualche tempo dopo, fu il matrimonio della principessa lagide Berenice con l'erede al trono di Siria; la sposa portava in dote la Celesiria. Anche i conflitti per il possesso della Cirenaica, di cui nel 274 Magas s'era proclamato sovrano indipendente, si conchiusero con una promessa di matrimonio fra la figlia di Magas e il futuro Tolomeo III. Verso gl'indigeni mostrò scarso interessamento, svolgendo una politica spiccatamente filellenica.

Bibl.: V. tolomeo i; inoltre: B. Grenfell, Revenue Laws of Ptolemy Philadelphus, Oxford 1896; W. Otto, Zu den syrischen Kriegen der Ptolemäer, in Philologus, LXXXVI (1931), p. 400 segg.; W. Peremans, Ptolémée II Philadelphe (286/5, 247/6 a. C.) et les indigènes égyptiens, in Rev. Belg. de phil. et d'hist., XX (1933).