Tranströmer, Tomas Gösta

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Poeta svedese (Stoccolma 1931 - ivi 2015). Collaboratore (1955-58) della rivista d'avanguardia Upptakt ("Prima battuta"). Massimo esponente della generazione di poeti affermatasi dopo la seconda guerra mondiale, ha cantato in 17 dikter  ("Diciassette poesie", 1954) il paesaggio di Stoccolma con intonazione religiosa. Con ancora maggiore efficacia T. ha espresso la sua visione religiosa mediante simboli figurativi e surrealistici nelle raccolte liriche: Hemligheter på vägen ("Misteri per via", 1958); Den halvfärdiga himlen ("Il cielo lasciato a metà", 1962); Kvartett, Lyrik 1954-66 ("Quartetto, Poesia 1954-66", 1967); Mörkerseende ("Visione oscura", 1970); Det vilda torget ("La fiera selvaggia", 1983); För levande och döda ("Per i vivi e per i morti", 1989); Sorgegondolen ("La gondola dolente", 1996); Den stora gåtan (trad. it. Il grande mistero, 2011); Galleriet: Reflected in Vecka nr. II (2007). Nel 2011 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura "perché attraverso immagini condensate e traslucide ha consentito un nuovo accesso alla realtà". Nello stesso anno ha pubblicato l'autobiografia Minnena ser mig (trad. it. I ricordi mi guardano, 2011).

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