AGUDIO, Tommaso

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

AGUDIO, Tommaso

Luciano Gulli

Nato a Malgrate (Lecco) il 27 apr. 1827, si laureò in matematica e fisica e in architettura a Pavia nel 1849; nel 1850 a Parigi si laureò in meccanica e metallurgica nella École centrale des arts et manufactures, e fu poi a capo dell'ufficio tecnico per la costruzione della ferrovia Parigi-Mulhouse. Tornato in Italia, fu tra i progettisti della fonderia di cannoni di Torino. Eletto deputato della Destra per la circoscrizione di Lecco nella VII ed VIII legislatura (1860-65), svolse scarsa attività. Attese invece agli studi su un "nuovo sistema di trazione dei convogli ordinari nelle ferrovie con forte pendenza", che entrarono in fase sperimentale nel 1862 sul piano inclinato del Dusino.

Il sistema dell'A. era basato su "una taglia differenziale a doppio effetto detta locomotore-funicolare", e fu apprezzato anche da commissioni estere. Nell'agosto del 1865 fu proposto in parlamento per l'applicazione sul versante italiano del Moncenisio, e nel 1867 fu presentato al governo francese per l'applicazione sul versante francese.

Ottenuti i finanziamenti, nel 1869 furono iniziati i lavori. Dopo l'interruzione per la guerra franco-prussiana, nonostante le difficoltà finanziarie e il diminuito interesse per l'impresa (il traforo del Fréjus era stato portato a termine nel 1870), fu eseguito il "piano inclinato" di Lans-leBourg, inaugurato nel luglio del 1874.

L'A. nel 1876 propose di applicare il suo sistema al transito del S. Gottardo, che avrebbe consentito l'eliminazione delle vaporiere nel percorso in galleria. Poté solo ottenere nel 1878, per la società Agudio Bellani Cail e C., la concessione della ferrovia a scartamento ridotto tra Torino e il colle di Superga (che funzionò fin verso il 1939 quando fu sostituita da un tram a cremagliera), e nel 1883 la concessione della linea da Sassi a Superga, inaugurata il 27 apr. 1884. Attese ancora a progetti più ambiziosi riguardanti la traversata del Monginevro (1884), del colle dei Giovi (1887), l'incremento dei traffici del porto di Genova, una linea per le Montagne Rocciose, senza poterli realizzare.

Morì a Torino il 5 genn. 1893.

Degni di nota alcuni scritti dell'A., a sostegno delle sue realizzazioni: Il sistema A. per vincere le forti pendenze coi treni ordinari delle ferrovie, s.l. 1879; A S.E. il sig. Generale Conte Menabrea Ministro dei Lavori Pubblici. Memoria sul nuovo sistema di trazione sui piani inclinati delle strade ferrate e delle miniere per mezzo di una taglia differenziale a doppio effetto detta locomotore-funicolare, Torino 1863; Aux intéressés au chemin de fer du Saint-Gothard. Mémoire et propositions pour l'application du système A. aux rampes d'accès et à la traversée du grand tounnel des Alpes, ibid. 1876; Conferenza sui sistemi Agudio e Feli e sulle ferrovie di Superga e del Monginevro, ibid. 1885; Memoriale per S.E. il signor Ministro dei Lavori Pubblici in Roma. Come si potrebbe aumentare la potenzialità della linea dei Giovi, ibid. 1888; Gravi difficoltà economico-militari del Valico dei Giovi, e come si possa provvedere, Roma 1888.

Bibl.: G. Sacheri, L'ing. T.A., in L'ingegneria civile e le arti industriali, XIX, I (1893), p. 15; Annuario scientifico ed industriale, Milano 1893, pp. 319, 510; F. Taiani, Storia delle ferrovie italiane, Milano 1939, p. 78; G. Forte, Costruttori ed organizzatori delle Ferrovie d'Italia, Firenze 1940, p. 32.

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