Tomografia

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

tomografia


tomografìa [Der. del ted. Tomographie, comp. del gr. tómos "sezione" e di -graphie "-grafia"] [FME] Tecnica di radiologia medica, nel passato detta stratigrafia (quella che oggi è detta t. lineare), per avere immagini di determinate sezioni del corpo umano (v. röntgendiagnostica, strumentazione: V 91 c), che a partire dagli anni '60 ha avuto un grande sviluppo a seguito del-l'introduzione di tecniche di acquisizione elettronica degli elementi di immagine radiologica e della loro elaborazione elettronica (t. computerizzata, TC, o t. numerica: v. radiologia digitalizzata: IV 710 b), che hanno dato luogo a sottotecniche particolari. ◆ [FME] T. a emissione di fotone singolo (SPECT): t. che si serve di radioisotopi come sorgente di raggi gamma: v. radiologia digitalizzata: IV 712 a. ◆ [FME] T. a emissione di positroni (PET): utilizza un fascio di positroni emessi da un isotopo radioattivo, ognuno dei quali, annichilandosi con un elettrone della materia biologica, dà luogo a una coppia di fotoni gamma: v. radiologia digitalizzata: V 712 b. ◆ [FME] T. assiale computerizzata (TAC): basata su un principio nuovo rispetto alla t. lineare tradizionale TC, dà un'immagine esclusiva, cioè senza fondo spurio, di una voluta sezione del corpo, servendosi sia di una particolare geometria dell'esposizione, sia dell'elaborazione dei segnali componenti l'immagine: v. röntgendiagnostica, strumentazione: V 92 b. ◆ [FME] T. a ultrasuoni: usa un fascio di ultrasuoni, anziché di raggi X o di raggi gamma: v. diagnostica medica per immagini: II 113 b. ◆ [FME] T. computerizzata per trasmissione (TCT): ripete sostanzialmente, con rivelazione elettronica anziché fotografica ed elaborazione elettronica, la tradizionale t. lineare: v. diagnostica medica per immagini: II 111 b. ◆ [FME] T. lineare: la stratigrafia tradizionale, ottenuta muovendo in sincronismo, in versi opposti, secondo direzioni lineari parallele, il tubo radiogeno e la lastra radiografica, in modo che soltanto una sottile zona del corpo del paziente resta fissa e dà luogo a un'immagine distinta, mentre il resto dà luogo a un fondo di deboli immagini mosse: v. röntgendiagnostica, strumentazione: V 91 c. ◆ [FME] T. NMR, o RMN: v. risonanza magnetica nucleare in fisica medica: V 29 a.

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