Topolino

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Topolino

Alfredo Castelli

Il topo più famoso del mondo

È nato nel 1928 tra la gente nera del Mississippi col nome di Mortimer Mouse, il piccolo topo che si è conquistato le simpatie universali, portando un’enorme fortuna al suo creatore, Walt Disney. Ribattezzato poi Mickey, Topolino (questo il suo nome italiano) si è rivelato sempre più perspicace, svelto e ottimista, in grado di padroneggiare storie di ogni genere

Topi e gatti nel mondo disegnato

Il nome di Walt Disney, il famoso creatore di indimenticabili personaggi, fa parte di quella ristretta cerchia di marchi conosciuti anche nei più sperduti angoli del mondo. Quello di Disney è infatti un vero e proprio impero; i suoi personaggi compaiono al cinema, nei fumetti, in programmi televisivi, in un’infinità di oggetti di ogni genere. E – come Disney amava ripetere – «tutto è cominciato con un topo». Il topo è, naturalmente, Mickey Mouse o Topolino, il primo eroe di grande successo ideato da Disney in collaborazione con il suo socio Ub Iwerks.

In realtà forse sarebbe più giusto dire «tutto cominciò con un gatto», ma conviene partire dall’inizio. Prima di creare Topolino, Walt Disney si era ‘fatto la mano’ realizzando altre serie di disegni animati muti. Alice in Cartoonland era una serie molto particolare: una bambina vera (interpretata dalle attrici Margie Gay e Virginia Davis) si muoveva in un mondo disegnato, chiamato appunto Cartoonland. Quello straordinario paese era popolato tra l’altro da molti topi che assomigliavano a Topolino, e da un malvagio gatto umanizzato chiamato Peg Leg Pete: chissà perché, nei disegni animati, contrariamente a quanto avviene nella realtà, i topi sono simpatici e i gatti antipatici.

La nascita del personaggio

Torniamo a Topolino. Secondo la leggenda, Walt Disney si trovava su un treno, amareggiato perché aveva appena appreso che l’animazione della sua serie Osvaldo Leprotto era stato affidata a un altro studio. Mentre rifletteva sul da farsi, gli era tornato in mente un piccolo roditore che ogni tanto faceva capolino nel misero studio in cui realizzava i suoi cartoni. Così decise di trasformarlo nel protagonista di una nuova serie intitolata Mortimer Mouse (poi Mortimer fu cambiato in Mickey). Probabilmente si tratta solo di una leggenda, che Disney amava raccontare per circondare di un alone fiabesco la nascita del suo personaggio più famoso; sta di fatto che il 18 novembre 1928 fu proiettato il primo episodio della serie, Steamboat Willie, nomignolo con cui venivano chiamati i mozzi dei piroscafi che percorrevano il fiume Mississippi.

E, finalmente, arriviamo ai gatti. L’avversario con cui si batteva il mozzo Topolino era il capitano di uno sgangherato battello, un gatto grande, grosso e manesco che gli appassionati di cartoni già conoscevano da almeno tre anni: si trattava, infatti, del Peg Leg Pete di Alice in Cartoonland, che divenne noto in Italia come Pietro Gambadilegno. Il famigerato cattivo è dunque il più anziano personaggio ancora in attività della ‘famiglia’ Disney.

Il successo del nuovo eroe

Il film ebbe un grande successo, sia per la simpatia di Mickey Mouse sia perché il disegno animato era sonoro, una straordinaria novità per quei tempi. All’inizio Topolino era rappresentato con le caratteristiche che venivano attribuite ai molti neri che abitavano lungo il Mississippi: allegro ottimista, dotato di uno straordinario senso del ritmo; anche la sua fidanzata, portava un nome, Minnie, molto comune presso la popolazione di colore. Di seguito questa caratterizzazione fu abbandonata: dal Mississippi, Topolino si trasferì in una tipica cittadina della provincia americana e, grazie al suo ottimismo, diventò il simbolo del New Deal (Roosevelt), cioè di un periodo particolare della storia americana tra le due guerre in cui si dovette compiere un entusiastico sforzo per uscire dalla grande crisi economica che in quegli anni aveva colpito il paese.

Nel 1930 ai disegni animati si affiancò una serie a fumetti in cui Mickey Mouse rivelò altri inediti lati del suo carattere. Mentre nei cartoni era un personaggio essenzialmente umoristico, nei fumetti si trasformò nell’eroe più sfaccettato che si conosca: anche se le sue imprese si svolgono in un mondo caricaturale interpretato da animali umanizzati, Topolino vive ancora oggi vere e proprie avventure, e si trova alle prese con le tematiche e i personaggi tipici dei racconti d’azione, dai gangster agli scienziati pazzi, agli extraterrestri, che il nostro eroe affronta sempre con il suo ineguagliabile ottimismo.

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