TRAMPOLIERI

Enciclopedia Italiana (1937)

TRAMPOLIERI (fr. échassiers; sp. zancudos; ted. Stelzvögel; ingl. grallae)

Alessandro Ghigi

Espressione antiquata con la quale, nelle antiche classificazioni ornitologiche, venne designato un ordine artificiale di uccelli a collo lungo, zampe lunghe e sottili, becco allungato (v. macrorinchi). In realtà le loro zampe sono, eccettuate poche specie, molto alte e hanno aspetto di trampoli: anche le tibie sono ordinariamente nude, non ricoperte da penne ma come i tarsi rivestite di scudetti disposti a reticolo. Il becco è lunghissimo in talune famiglie, in altre meno e in altre infine è breve e abbastanza simile a quello dei gallinacei. Il suo uso è infatti molto vario: talora esso serve a raggiungere nel fondo dell'acqua vermi e chiocciole e sembra in correlazione con la lunghezza dei tarsi nudi, che tengono sollevato il corpo dell'animale sopra la superficie dell'acqua stessa; altre volte il becco serve a raggiungere lombrichi nel terreno molle sul quale le zampe non affondano; ora esso è breve, compresso, atto ad acchiappare insetti, mentre le dita lunghissime servono a correre sulle foglie delle ninfee, galleggianti sull'acqua. Finalmente il becco può essere piatto e leggermente curvo, utilizzabile per cogliere erbe o semi. I trampolieri hanno tutti coda assai breve e ali di lunghezza media. I loro colori sono in generale poco appariscenti. Contano numerose specie di ampia migrazione, nell'uno e nell'altro continente; poche sono stanziali. Costruiscono nidi grossolani sulla terra, alla superficie dell'acqua, sugli alberi, sui tetti delle case; la maggioranza ha prole inetta della quale si curano entrambi i genitori, ma talune famiglie hanno piccoli precoci. I trampolieri sono detti anche uccelli di ripa, perché è loro costume vivere negli acquitrini, nelle paludi, lungo i corsi d'acqua e le spiagge del mare, ma alcune specie amano le praterie umide e non mancano quelle che frequentano la steppa, anche semidesertica. Da quanto precede risulta che questi uccelli presentano, nell'aspetto corporeo, convergenze morfologiche dovute ad analogie nel modo di vivere, mentre il complesso della loro organizzazione o del loro sviluppo offre differenze notevoli. Nelle classificazioni moderne i trampolieri formano, con le Palamedee e con parte dei Ciconiiformi, assieme con la maggior parte dei palmipedi (Anatre, Tuffetti, Pellicani, Pracellarie, Pinguini), l'ordine più antico dei Pelargorniti; i Caradriiformi, le Otarde, le Gru e le Folaghe formano quasi da soli l'ordine moderno dei Colobatrorniti.

I trampolieri hanno importanza venatoria perché alimentano, specie con i beccaccini, le beccacce, i pivieri, ecc., tanto il passo estivo-autunale quanto quello primaverile dei migratori.