Treviso

Enciclopedia Dantesca (1970)

Treviso


La città veneta non è mai stata ricordata in modo esplicito da D., che forse vi soggiornò, alla corte di Gherardo da Camino (v.), in un'epoca non esattamente precisabile, certo prima della morte dell'ospite (1306): probabilmente negli anni 1305-1306, prima del ritorno in Toscana (v. in Appendice la trattazione complessiva sulla vita e le opere di Dante). A T. il poeta conobbe anche Gaia (v.) e Rizzardo da Camino (v.), ed ebbe diretta menzione delle malefatte di Ezzelino da Romano (v.) e della singolare vita di Cunizza (v.)

La regione è rammentata col nome di Marchia Tervisina o Trivisiana; vedi per la sua storia, e per i giudizi che D. dà della lingua, la voce MARCA TREVIGIANA.

Per la fortuna dell'opera dantesca in T., cfr. VENETO. Nella biblioteca Comunale di T. è posseduto un antico codice della Commedia (Batines, Bibliografia 283), accanto a vari frammenti, sui quali v. Petrocchi, Introduzione 551.

A T. venne a morte nel 1364 Pietro Alighieri (v.); la sua tomba, dapprima nel chiostro del convento di Santa Margherita, venne poi trasportata nella chiesa di San Francesco.

Bibl. - A. Fiammazzo, Di un codice dantesco ignoto, Bergamo 1899; G. Biscaro, La tomba di Pietro di D. a T., in " L'Arte " II (1899) 417-431; M. Cevolotto, D. e la Marca Trivigiana, Treviso 1906; A. Serena, D. a T.?, in " Nuovo Archivio Veneto " n.s., XXIV (1921) 81-105; e v. la bibliografia alla voce MARCA TREVIGIANA.

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