TRINITARÎ

Enciclopedia Italiana (1937)

TRINITARÎ

Giuseppe De Luca

. San Giovanni di Matha e S. Felice di Valois si recarono a Roma nel 1198, e ottennero da Innocenzo III il 17 diLembre l'approvazione del loro ordine, col titolo: "Ordo sanctissimae Trinitatis de redemptione captivorum". Il primo monastero fu a Cerfroid, presso La Ferté-Milon (Aisne); il secondo a Roma dove il papa diede loro una casa a S. Tommaso in formis, sul Celio; e altri altrove. Loro scopo era la liberazione dei cristiani schiavi in terra musulmana, particolarmente in Barberia. L'ordine fu confermato il 9 febbraio 1217 da Onorio III; il 19 febbraio raccomandato a tutti i vescovi e prelati; ed ebbe una diffusione straordinaria. Sorsero chiostri numerosissimi in Francia; in Spagna e nel Portogallo; in Inghilterra, Scozia e Irlanda; nella Germania e nella Polonia; nell'Austria e nell'Ungheria; nell'Asia, nell'Africa e nell'America. Si propagò molto con le crociate e raggiunse nel sec. XV, tempo del suo maggior fiore, il numero di ottocento monasteri. In Francia presero il nome di Maturins, dal primo loro chiostro presso l'oratorio di Saint-Maturin a Parigi. Si calcola che abbiano liberato novecentomila schiavi; e ammontava a cinquemila lire in media il prezzo che versavano per ogni schiavo. Un terzo pagava l'ordine; il resto, lo raccoglievano per elemosina. Sopportarono strapazzi, sofferenza, e la morte, molto spesso; qualche volta si lasciavano essi, al posto degli schiavi, se non potevano arrivare col danaro. Si occuparono, inoltre, delle missioni agl'infedeli, della cura dei malati in ospedali che per opera loro diventarono celebri. La disciplina primitiva dell'ordine era molto severa: il vino non ammesso se non nell'acqua, né carne né pesce concessi fuorché nelle grandi feste; il mattutino a mezzanotte, ecc. In processo di tempo, parte per via di dispense, parte per infrazioni abitudinarie, l'ordine dove più dove meno si rilassò. Nei secoli XVI e XVII si ebbero varî tentativi di riforma: in Francia, per opera di Giuliano de Nantonville e Claudio Aleph (1578), nel 1622, per opera di Girolamo Halies del SS. Sacramento. In Spagna, nel 1596, per opera di Giov. Battista della Concezione (morto nel 1613); e, con generale a parte, nacque una congregazione di Trinitarî Scalzi, dal mantello e cappuccio bruno. S. Michele de' Santi (morto nel 1625) è di quest'ultima congregazione. Col cambiare dei tempi hanno dovuto mutar fine: oggi si occupano della redenzione ed educazione degli schiavi negri, delle missioni, della cura delle anime, dell'insegnamento. Ma sono sopravvissuti pochi chiostri alle traversie degli ultimi tempi; e oggi, in tutto, i religiosi non arrivano a cinquecento. Voltaire stesso (Essai sur les møurs, III, 247) riconobbe la bellezza della loro storia e della loro missione; ma ciò non tolse che, soltanto in Francia, la rivoluzione non ne distruggesse sei provincie con novantadue chiostri. C'è un secondo ordine di trinitarie, che data dal sec. XIII; e un terz'ordine, di laici.

Bibl.: È completamente raccolta, con una ottima notizia in M. Heimbucher, Die Orden und Kongregationem der katholischen Kirche, I, Paderborn 1933, p. 448 segg.

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