TROILO

Enciclopedia Italiana (1937)

TROILO (Τρωίλος, Troëlus)

Carlo GALLAVOTTI

Il più giovane figlio di Priamo, che viene ricordato una sola volta dal padre nell'Iliade (XXIV, 257), come già morto. Il poema ciclico delle Ciprie (v. epopea) narrava la sua fine avvenuta per mano di Achille, il quale lo fece strozzare quando l'ebbe come prigioniero, oppure, secondo un'altra redazione, lo uccise inseguendolo presso l'ara di Apollo Timbreo, dove egli stesso più tardi cadde. La figura di Tr. non risale al mito ma è evidente creazione poetica. La sua sorte è stata argomento di tragedie tra cui il Troilo di Sofocle, che dà alla leggenda un colorito erotico e romanzesco affatto alieno dal racconto primitivo.

Bibl.: C. Robert, Die griechische Heldensage, III, ii, Berlino 1923, p. 1122 segg.; M. Mayer, in Roscher, Mythol. Lexicon, V, col. 1215 segg.

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