CALAMIDA, Umberto

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 16 (1973)

CALAMIDA, Umberto

Mario Crespi

Nacque ad Empoli (Firenze) il 20 genn. 1871 da Francesco e da Teresa Caratti. Trascorse la giovinezza a Bergamo, seguendo gli studi classici, quindi si trasferì a Torino ove nel 1898 si laureò in medicina e chirurgia. Attratto dallo studio della otorinolaringoiatria, fa allievo prediletto e assistente di G. Gradenigo dal 1898 al 1908 quando, dopo aver vinto il relativo concorso, divenne primario nell'Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1907 aveva conseguito la libera docenza in clinica otorinolaringoiatrica. Nel 1909 ebbe l'incarico dell'insegnamento della specialità presso gli istituti clinici di perfezionamento di Milano, e fu così il primo insegnante della disciplina nella capitale lombarda. Durante il conflitto mondiale diresse l'ospedale di riserva Pio Albergo Trivulzio di Milano, che funzionava come ospedale contumaciale chirurgico. Con la fondazione dell'ateneo milanese, nel 1924, doveva avere inizio la sua carriera universitaria: in quell'anno, infatti, il C., che nel 1913 era già stato ternato nel concorso per la cattedra dell'università di Catania, divenne professore straordinario e subito dopo ordinario di clinica otorinolaringoiatrica dell'università di Milano. Dette allora vita a una fiorente scuola specialistica, ove la conoscenza scientifica costituiva il presupposto e il fondamento dell'apprendimento delle tecniche chirurgiche.

Il C. stesso, oltre che valente chirurgo e operatore, fu autore di importanti studi nei vari campi della specialità, dall'anatomia alla fisiologia, alla patologia, alla clinica. Particolarmente accurate e degne di menzione le sue ricerche sulla innervazione delle tonsille (Sulla fine distribuzione dei nervi nelle tonsille, in Arch. ital. di otol. rinol. laring., IX [1899], pp. 91-94)e del timpano (Terminazioni nervose nella membrana timpanica, ibid., XI [1901], pp. 326-29), con le quali, grazie all'adozione di fini metodiche istologiche, mise in evidenza il decorso dei nervi nelle formazioni in studio. Un altro suo lavoro, eseguito in collaborazione con S. Citelli, Sopra la partecipazione del seno frontale alla respirazione dell'uomo, in Atti del VI Congr. della Soc. ital. di laring. otol. rinol., Napoli 1903, pp. 162-70, rappresentò un valido contributo alla conoscenza della fisiologia naso-sinusale: in esso il C. dimostrava, sulla scorta di osservazioni complesse condotte con metodi grafici di registrazione della pressione del seno durante la fonazione, la deglutizione, la masticazione ecc., che l'aria dei seni partecipa alla respirazione nasale. Importanti furono pure i suoi studi riguardanti l'etiologia e la patogenesi di numerose forme morbose di interesse otorinolaringoiatrico, e le tecniche chirurgiche specialistiche: tra questi, merita di essere ricordato il lavoro Di un caso di necrosi della chiocciola, in Atti del VII Congr. della Soc. ital. di laring. otol. rinol., Napoli 1904, pp. 225-30, nel quale il C. mise in rilievo l'importanza dell'integrità strutturale della coclea per la funzione uditiva descrivendo un caso di sordità conseguente a grave lesione di quell'organo. In campo chirurgico, particolarmente significativi furono alcuni tipi di interventi da lui eseguiti nelle malattie della laringe, dell'orecchio e dei seni paranasali (Sulla cura chirurgica delle stenosi laringee croniche, in Arch. ital. di otol. rinol. laring., XIX [1908], pp. 38-47; Sulla sutura del periostio nelle plastiche retro-auricolare e dei seni frontali, in Atti del XVII Congr. della Soc. ital. di laring. otol. rinol., Venezia 1918, pp. 163 s.). Il C. fu inoltre autore di importanti osservazioni sulle complicanze endocraniche delle infiammazioni auricolari e sinusali, sulla patogenesi e sulla clinica dell'ascesso cerebrale, sulla cura medica e chirurgica della trombosi del seno laterale, sulle malformazioni di interesse otorinolaringoiatrico. Tra le sue numerose altre pubblicazioni, meritano ancora di essere ricordate: Suipolipi sanguinanti del setto nasale, in Arch. ital. di otol. rinol. Larini, XII (1901), pp. 469-85; Sui sarcomi primitivi del setto nasale (con S. Citelli), ibid., XIII(1902), pp. 385-98; Un caso di peritelioma della mucosa etmoidale (con S. Citelli), ibid., pp. 47-58; Sulla flora batterica del seni nasali e dell'orecchio medio (con E. Bertarelli), ibid., pp.86-93; Canali emissari temporali squamosi e petrosquamosi (con A. Bovero), in Atti del VI Congr. della Soc. it. di laring. otol. rinol., Napoli 1903, pp. 170-74; Significato, struttura e cura del sarcomi endonasali, in Atti del IX Congr. della Soc. ital. di laring. otol. rinol., Siena 1906, pp. 20-71; Contributo all'eziologia della rinite caseosa, in Arch. it. di otol. rinol. laring., XVII(1906), pp. 177-97. Il C. fu pure autore del capitolo sulle malattie dell'esofago nell'edizione italiana del trattato di A. Denker e W. Albrecht (Trattato delle malattie dell'orecchio, delle vie aeree, della bocca, Milano 1930, pp. 805-822).

Il C. si interessò anche di storia della medicina e fu autore, in tale disciplina, di alcune pregevoli ricerche, tra le quali meritano di essere ricordati in particolare la pubblicazione di alcune lettere inedite di A. Scarpa (Antonio Scarpa. Lettere inedite dirette a Giuseppe Longhi e a Giuseppe Mangili, Milano 1925; Antonio Scarpa. Lettere a famigliari e a G. Mangili, ibid. 1926; Antonio Scarpa. Lettere a Leone Antonini, a Defendente Sacchi, a Luigi Lanfranchi, a Mario Rusconi e ad altri, ibid. 1929; Antonio Scarpa. Lettere a famigliari e a G. B. Palletta e ad altri, con un saggio bibliografico del suo epistolario, ibid. 1933) e alcuni lavori sullo stesso Scarpa, su A. Benivieni, su G. B. Morgagni (I consigli di A. Scarpa in un caso di laringite catarrale, in IlValsalva, I[1925], pp. 235-38; Alcune lezioni chirurgiche di A. Scarpa, in Riv. di storia d. scienze med. e nat., XVI[1934], n. 1-2, pp. 21-22; A. Benivieni medico e filosofofiorentino, in A. Benivieni, Di alcune strane occulte cause di morbi e loro guartioni, Milano 1938; La sordità di M. Zanotti e i consigli di G. B. Morgagni, ibid. 1928). Nello stesso campo storico-medico si ricordano ancora del C.: Di un carteggio inedito di G. Zambeccari, in Atti del III Congresso naz. d. Soc. ital. di storia delle scienze med. e nat., Siena 1926, pp. 120-27; Alcune tessere ospitaliere, ibid., pp. 127-33; Tavole anatomiche volanti a piani sovrapposti del sec. XVII, ibid., pp.133-139.

Nel 1927 fa nominato presidente della sezione lombarda per la raccolta del materiale scientifico della prima esposizione nazionale di storia della scienza, che ebbe luogo a Firenze nel 1928. Membro di numerose società scientifiche, fu presidente della Società italiana di otorinolaringoiatria nel 1929-30 e nel 1930-31, creò i gruppi regionali di otorinolaringoiatria, fondò con S. Citelli e P. Caliceti il periodico L'otorinolaringologia italiana.Dal 1931 diresse la rivista Archivioitaliano di otologia.

Il C. amò coltivare anche gli studi storico-letterari e, sotto lo pseudonimo di Alberto Corani, fu autore di alcune liriche; una raccolta di Epigrammi fu edita a Milano nel 1921.Il C. morì a Milano il 12 luglio 1940.

Bibl.: P. Caliceti, U. C. (1871-1940), in L'otorino-laringologia italiana, X(1940), pp. 486 ss. P. Capparoni, Necrologio. U. C., in Atti e memorie dell'Acc. di storia dell'arte sanitaria, XXXIX(1940), nn. 4-5, pp. 265-268; F. Carnevale Ricci, Prof. Comm. U. C., in L'Ospedale Maggiore di Milano, XXVIII(1940), pp. 327 s.; N. Latronico, U. C.,storico della medicina, in Riv. di st. delle scienze mediche e naturali, XXXII(1941), pp. 100 ss.; C. A. Torrigiani, Commem. alla Società medica lombarda del prof. U. C., in Atti dell'Acc. medica lombarda, XXX(1941), nn. 1-3, pp. 13-20; A. Pazzini, Storia della medicina, II, Milano 1947, pp. 529, 605; J. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte…, I, p. 211.

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