VALENCIA

Enciclopedia Italiana (1937)

VALENCIA (A. T., 153-154)

Marina EMILIANI SALINARI

Città del Venezuela settentrionale, capitale dello stato di Carabobo, a circa 160 km. OSO. di Caracas. Fondata alla metà del sec. XVI, da Alonzo Díaz Moreno, in prossimità del lago omonimo, la città assunse ben presto importanza notevolissima per cui è oggi, dopo Caracas e Maracaibo, la terza città del Venezuela. Sorge a 478 m. s. m. al centro di un fertile territorio, in ottima posizione, favorita da numerose vie di comunicazione che la congiungono a Caracas e al mare (Carretera transandina e Valencia-Puerto Cabello). La città, che nel 1926 contava 36.844 abitanti, è sede episcopale. Numerose sono le industrie, tra cui importanti le alimentari (zuccherifici, fabbriche di paste alimentari, ecc.) e le tessili (cotonifici). Il Gran Ferrocarril del Venezuela la congiunge a Caracas, mentre la ferrovia Valencia-Puerto Cabello (54 km.) la collega al suo ottimo porto.

Il lago, che dalla città prende il nome, a 495 m. s. m., occupa la parte più profonda di una larga depressione longitudinale, che si estende ai piedi delle pendici meridionali della catena costiera venezolana. Cosparso di numerose isolette, lo specchio d'acqua si estende per un perimetro di 130 km. con una profondità massima di 53 m. La superficie, attualmente di circa 440 kmq., è in via di rapida regressione, dovuta all'intensa evaporazione, favorita dal diboscamento; nell'ultimo trentennio il livello delle acque si è abbassato di circa 5 m. L'estensione dell'antico bacino del lago si può rilevare tuttora dai depositi di argille lacustri, ricchi di conchiglie d'acqua dolce, che circondano l'attuale lago a N., a E., e ad O., formando un terreno particolarmente fertile e adatto alle colture (tabacco, caffè, cotone e canna da zucchero). Politicamente il lago è diviso tra gli stati di Carabobo e Aragua.