Valenza

Enciclopedia Dantesca (1970)

Valenza

Adolfo Cecilia

Città della Spagna orientale, posta sul golfo omonimo.

Antico centro della " Hispania Tarraconensis ", fu colonia romana; distrutta da Pompeo, e poi ricostruita, accrebbe la sua importanza sotto l'Impero. Conquistata dagli Arabi nel 714, visse alterne vicende sempre però sotto il dominio musulmano, fino al 1238 quando fu riconquistata da Giacomo I d'Aragona.

Il nome di V. ricorre in Detto 270 E s'io in lei pietanza / truov'o d'una pietanza / del su' amor son contento, / i' sarò più contento, / per la sua gran valenza, / che s'io avesse Valenza.

La citazione della città è probabilmente in funzione della rima; ed è certamente V. di Spagna, non altra città o centro omonimi, data l'importanza commerciale che essa rivestì soprattutto nei secoli XIV e XV, dopo la riconquista alla cristianità. Era, assiemea Barcellona, il principale porto d'imbarco della lana che viaggiava verso Genova e Pisa (Davidsohn, Storia IV II 117), e vi era tanto sviluppata l'attività di mercanti italiani, soprattutto lombardi e fiorentini, che nel 1325 i commercianti indigeni ottennero contro di essi un decreto di espulsione.

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