PEIO, Valle di

Enciclopedia Italiana (1935)

PEIO, Valle di (A. T., 24-25-26)

Lino Bertagnolli

Stretta e boscosa valletta percorsa dal Noce, grosso tributario dell'Adige, nel suo corso superiore, diretta da NO. a SE. e confluente nella Val di Sole presso Fucine. La valle prende il nome dal villaggio di Peio, il centro più elevato del bacino del Noce (1579 m.) situato nel fondo della stessa, in alto. Il capoluogo della valle però è Cogolo (1160 m.), da cui dipendono, oltre Peio, anche i villaggi di Celentino (1264 m.), Comasine (1196 m.) e Celledizzo (1192 m.). Il comune ha un'area di 162,52 kmq. e conta solo 1963 ab. (1931) dei quali 690 a Cogolo. La valle è assai ricca di boschi di conifere e di pascoli; gli arativi sono limitati al fondo valle che si stende notevolmente solo all'altezza di Cogolo, là dove si uniscono i due rami originari del Noce, quello di Val del Monte e quello di Val de la Mare. La valle è nota oltre che come importante centro alpino per escursioni nel gruppo dell'Ortles, per le sue fonti minerali, fra cui l'Antica Fonte di Peio (1357 m.), 9 km. a monte di Fucine, intorno alla quale sono sorti buoni alberghi. È una sorgente alcalino-carbonico-ferruginosa per bevanda e bagni indicata specialmente per anemia e clorosi, affezioni gastro-enteriche, esaurimento, forme ginecologiche. Stagione: giugno-settembre. Assai sviluppata nella valle l'industria idroelettrica. Fra le centrali la maggiore è quella di Cogolo, della Società Generale Elettrica Tridentina.