ALTIERI, Vincenzo Maria

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

ALTIERI, Vincenzo Maria

Romualdo Paolucci

Nacque in Roma il 27 nov. 1724 da Girolamo e da Maria Maddalena Borromeo. Entrato nella prelatura, come cadetto di famiglia romana, rimase a lungo nei gradi inferiori della gerarchia. Era membro dell'Accademia liturgica, dove nel 1766 lesse un discorso sull'Origine istituzione e congruenza della festività del Corpus Domini. Nel 1771, come presidente delle ripe, provvide, per incarico di Clemente XIV, all'approvvigionamento di Roma gravemente minacciata dalla penuria di grano. Da Pio VI fu nel 1775 nominato presidente del tribunale delle Grazie e l'anno successivo suo maestro di Camera. Il 23 giugno 1777 fu creato cardinale in pectore,e pubblicato l'11 dic. 1780 con il titolo di S. Giorgio in Velabro, mutato, poi, in quello di Santa Maria in Via Lata. Pio VI gli assegnò inoltre, in successione del card. G. Fantuzzi, le abbazie riunite dei santi Fidezio e Terenzio e di Santa Illuminata nella diocesi di Todi; alla morte di mons. Ferri, quella di S. Nicola di Ferrara e, morto il card. M. Marefoschi, quella di S. Agata di Lugo. Nel 1784 fu membro della commissione cardinalizia per i danni dell'alluvione della Nera e del Velino.

Occupata nel febbraio 1798 Roma da parte dei Francesi e instaurata la Repubblica, l'A., primo cardinal diacono, si trovò fatto segno a forti pressioni perché rinunciasse al cardinalato. In gravi condizioni di salute e minacciato di arresto e di deportazione, imitò il gesto del card. Tomaso Antici e il 12 marzo scrisse al papa, a Siena, rinunciando alla porpora. L'A. appoggiò la sua istanza col parere favorevole di due teologi da lui interrogati, il minore osservante p. Flaminio da Latera e il reggente di S. Agostino p. Carabelloni. Dopo aver tentato invano di distorglierlo dal suo proposito, e se pur a malincuore, seguendo il consiglio di L. Antonelli e di altri cardinali, con un breve in data 7 sett. 1798, Pio VI accettò le dimissioni. Sempre in più gravi condizioni di salute e roso dal rimorso per la sua debolezza, l'A. sopravvisse poco più di un anno. Si spense infatti a Roma il 10 febbr. 1800, due giorni dopo aver ritrattato la rinuncia (cfr. Ritrattazione di S.E. il signor D. Vincenzo Maria Altieri già Cardinale del Sacro Collegio, morto in Roma il dì 10 febbraio 1800, Roma 1800). Fu seppellito nella cappella Altieri in S. Maria sopra Minerva.

Bibl.: P. Cavedoni, Della protesta di pentimento fatta da V. M. A. il quale nel 1798 aveva rinunziato alla dignità cardinalizia, in Continuazione delle memorie di religione di morale e di letteratura, IV, Modena 1834, pp.412-416; P. Baldassarri, Relazione delle avversità e patimenti del glorioso Papa Pio VI, III, Modena 1842, pp. 59-77; J. Gendry, Pie VI, sa vie, son pontificat, Paris a. d., II, pp. 309-311; L. v. Pastor, Storia dei papi, XVI, 3, Roma 1934, v. Indice.

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