VIRGOLA

La grammatica italiana (2012)

VIRGOLA


La virgola indica uno stacco di debole intensità tra due parole o due ➔proposizioni contenute in un periodo e si usa in diversi contesti e con diverse funzioni:

– nelle enumerazioni, nelle descrizioni e negli elenchi di elementi coordinati per ➔asindeto (a eccezione dell’ultimo elemento, preceduto dalla ➔congiunzione e)

Alle stelle i prezzi di pane, pasta, frutta e prodotti per la casa («La Repubblica»)

– prima o dopo di un’➔apposizione

Io sono nato a Ferrara, città tra le più belle d’Europa, patria del Rinascimento, nella quale hanno vissuto e lavorato Ariosto e Tasso (www.mclink.it)

– nelle proposizioni ➔incidentali: in questi casi la virgola può contrassegnare il semplice inciso costituito da una congiunzione, oppure isolare strutture complesse

Così a occhio, mi pare, stamattina c’è più traffico del solito

Vivere in città, ormai, è sinonimo di caos a tutte le ore del giorno

– prima (o anche dopo) un vocativo assoluto, quando cioè ci si rivolge a qualcuno interpellandolo

Stefano, sbrigati!

Mi sorprendi, caro Paolo

– per separare una proposizione da una coordinata (➔coordinate, proposizioni) introdotta dalle congiunzioni ma, tuttavia, però, anzi

Oggi il cielo è nuvoloso, ma non è previsto che pioverà

– per separare una proposizione ➔principale da una proposizione ➔subordinata introdotta da anche se, per quanto, poiché, benché, giacché, sebbene, quando, mentre

per quanto mi riguarda, io non ho dubbi (F. Moccia, Scusa ma ti chiamo amore)

– con le proposizioni ➔relative, in alcuni casi, la virgola svolge una funzione distintiva e la sua presenza o assenza modifica il senso di una frase, distinguendo una relativa restrittiva da una relativa esplicativa

I giornalisti che erano presenti sono rimasti sorpresi da tanto interesse e attenzione(= non tutti i giornalisti, ma solo quelli che erano presenti)

I giornalisti, che erano presenti, sono rimasti sorpresi da tanto interesse e attenzione(= tutti i giornalisti sono rimasti sorpresi)

Invece la virgola non deve essere usata all’interno di blocchi unitari di parole. Dunque, ad esempio

VIRGOLA

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