BORG, Washington

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 12 (1971)

BORG, Washington

Pino Fasano

Nacque nel 1866 ad Alessandria d'Egitto da una ricca famiglia di banchieri d'origine maltese. Cittadino inglese, venne giovanissimo in Italia: studiò all'università di Pavia e al politecnico di Milano. Verso il 1896 fissò la sua residenza a Napoli, avendo ormai eletto l'Italia a sua seconda patria, e iniziò a scrivere per il teatro. Nel febbraio 1903 la compagnia di Teresa Mariani mise in scena al Teatro Fiorentini di Napoli, con discreto successo, un suo lavoro in un atto, La semina. Maggiori entusiasmi suscitò l'anno seguente a Firenze (Teatro Alfieri) Rose rosse;e addirittura "accoglienze entusiastiche" toccarono nel 1906 a Napoli a Il passato che torna. Ma la parabola del successo ebbe per il B. un arco estremamente breve. Soltanto Nuda (prima rappresentazione a Milano nel 1908, compagnia Andò-Paoli-Gandusio; repliche a Milano e Roma nel 1915) richiamò ancora l'attenzione del pubblico. Altri suoi lavori (Il catechismo di Susetta, rappresentato a Torino nel 1905; Tre giardini, messo in scena a Roma al Teatro Nazionale dalla compagnia Della Guardia nel 1908) passarono pressoché inosservati, o al massimo entrarono nel giro delle filodrammatiche: verso il cui repertorio la produzione teatrale del B., intimista e crepuscolare, mal sorretta da un insufficiente mestiere e da una troppo evanescente vena poetica, era fatalmente soggetta a scivolare.

Da una novella di Roberto Bracco, La principessa, il B. aveva tratto una commedia in quattro atti; nel 1916 ridusse la commedia a sceneggiatura cinematografica, per conto della Celio Film di Roma. Fu l'inizio di una nuova attività, a cui il B., trasferitosi a Roma, prevalentemente si dedicò durante gli anni della guerra e dell'immediato dopoguerra. Fra i numerosi soggetti cmematografici del B. si distingue una singolare "fantasia drammatica" del 1919, intitolata Notturni. L'attività cinematografica del B. non varcò i confini del cinema muto; anzi si spense fin dal 1921-22, quando tutta la produzione italiana era entrata in crisi. Il B. tentò un ritorno al teatro (Rosetta dei burattini, rappresentata a Roma all'Odescalchi nel sett. 1926), ma senza successo. L'ultimo lavoro teatrale, l'atto unico In collaborazione, è del 1930. Ridotto in miseria dimenticato, morì a Roma il 26 febbr. 1940.

Opere: Il Domenichino, in Rivista teatrale italiana, II (1902), 4, pp. 166 ss.; La semina, Napoli 1903; Rose rosse, ibid. 1903; Sensitive, ibid. 1904; Il catechismo di Susetta, ibid. 1905; La casa sulle rovine, ibid. 1906; Il passato che torna, ibid. 1906; Tre giardini, Roma 1907; Nuda, Napoli 1908; In collaborazione, in Dramma, VI (1930), fasc. 98, pp. 39-45; inoltre Tramonti,Volo di rondini,La principessa,L'ultimo atto,Gianciotto,Rosetta dei burattini. Soggetti cinematografici: La principessa (1916), Storia di un peccato (1917), Maman Poupée (1917), Arde una lampada (1917), Le Tessitrici del Tempo (1917), Notturni (1919), Oro (1919), Vagabondi dell'amore (1920), Notte,verità degli uomini (1921).

Bibl.: T. Rovito, W. B., in Letterati e giornalisti ital. contemp., Milano 1922, p. 57; L. D'Ambra, W. B., in Enc. Ital., Milano-Roma 1938, VII, p. 467; La morte di W. B., in Il Messaggero, 8 marzo 1940; O. Spadaro-M. A. Prolo, W. B., in Enc. dello Spett., II, Roma 1954, col. 832; A. Camilleri, I teatri stabili in Italia, Bologna 1959, pp. 58, 64, 110.

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