Gates, William

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Gates, William

Nicola Nosengo

Il re del software

Appassionato di informatica fin da giovanissimo, lo statunitense Bill Gates ha trasformato la sua passione in un impero economico di portata planetaria. La società da lui fondata, la Microsoft, è, all'inizio del 21° secolo, il più grande produttore mondiale di programmi per computer

Un ragazzo prodigio

William Gates, detto Bill, è nato nel 1955 nella città di Seattle, sulla costa orientale degli Stati Uniti d'America. Ha iniziato a interessarsi all'informatica quando era ancora molto giovane. Il suo primo lavoro importante fu creare una versione di un semplice linguaggio di programmazione allora molto in voga, BASIC, per uno dei primi computer domestici. Nel 1975 decise di abbandonare gli studi all'Università di Harvard per fondare una società, la Microsoft, insieme all'amico di infanzia Paul Allen. La Microsoft iniziò a sviluppare programmi per i personal computer, i piccoli calcolatori di prezzo contenuto e adatti a essere utilizzati in casa, che proprio allora iniziavano ad arrivare sul mercato.

Il primo grande successo della Microsoft fu MS-DOS, un sistema operativo che semplificava molto i comandi che l'utente doveva conoscere per utilizzare il computer. La prima versione fu presentata nel 1981. Questo sistema permetteva di utilizzare il computer con semplici linee di comando, senza conoscere un vero e proprio linguaggio di programmazione. Gates e soci stipularono un accordo con la IBM, allora il più grande produttore di computer del mondo, per fornire il sistema operativo ai suoi computer. La chiave del successo di Gates è stata la scelta di non produrre egli stesso computer, ma limitarsi a scrivere programmi. Fu cioè tra i primi a capire che il software era ormai più importante dell'hardware.

Arrivano le finestre

A metà degli anni Ottanta la Apple, la casa produttrice del famoso computer Macintosh, introdusse sui suoi computer l'interfaccia grafica: l'utente, cioè, non aveva più bisogno di scrivere istruzioni di testo su uno sfondo nero ma poteva utilizzare il mouse, un dispositivo manovrato con la mano (o con le dita) per muoversi su una scrivania virtuale, spostando oggetti e aprendo documenti con un semplice clic. Anche la Microsoft di Gates creò un sistema operativo che dava la stessa possibilità agli utenti dei computer che seguivano lo standard della IBM. Nacque così, nel 1985, Windows, il sistema operativo che nel corso degli anni avrebbe conosciuto diverse versioni, e che presto sbaragliò la concorrenza fino a essere utilizzato dalla grandissima maggioranza degli utenti di computer.

Oltre ai sistemi operativi, la Microsoft ha prodotto anche altri software molto popolari, in particolare il pacchetto Office per le applicazioni di videoscrittura, calcolo e presentazioni. Gates ha costruito un vero e proprio impero finanziario che ha sede nei dintorni di Seattle, a Redmond. Oltre al software, Gates ha esteso le sue attività anche agli archivi fotografici digitali (possiede Corbis, un'agenzia che vende immagini on-line all'industria editoriale).

Problemi con l'antitrust

Alla fine dagli anni Novanta, Bill Gates ha avuto i suoi problemi con la legge. Negli Stati Uniti come in Europa, infatti, esistono precise leggi ‒ le normative antitrust ‒ che impediscono di approfittare della propria posizione dominante per ostacolare l'ingresso di altri concorrenti nel mercato.

Nel 1998 il governo degli Stati Uniti ha aperto un procedimento contro la Microsoft accusandola di usare il suo vantaggio nel campo dei sistemi operativi per escludere i concorrenti da altri mercati molto redditizi, in particolare quello dei browser Internet (i software utilizzati per consultare le pagine web) e quello dei software per leggere contenuti multimediali. Infatti, se questi software si trovano già integrati nel sistema operativo Windows, è difficile che poi un cliente scelga di usarne altri. La causa tra il governo degli Stati Uniti e la Microsoft è stata lunga e tormentata; nel 2002 un giudice aveva addirittura decretato che la Microsoft dovesse scindersi in due compagnie (una per i sistemi operativi, una per gli altri software), ma tale sentenza è stata ribaltata in appello. In ogni caso, ora la Microsoft deve sottostare a una serie di limitazioni per evitare di rendere troppo chiuso il mercato dei software.

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