Duisenberg, Wim

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Economista olandese (Heerenveen 1935 - Faucon 2005). Conseguito il dottorato in economia all’univ. di Groningen (1965), lavorò presso il Fondo monetario internazionale (1966-69); prof. all’univ. di Amsterdam, fu ministro delle Finanze (1973-77), funzione che ricoprì ispirandosi a una stretta osservanza dei principi keynesiani: sostegno alla crescita economica, tramite un’oculata spesa pubblica, e rigorosa politica finanziaria, che permisero al paese di fronteggiare due gravi crisi petrolifere. Vicepresidente del gruppo bancario Rabobank, presidente della Banca centrale olandese (1982-97), fu presidente della Banca centrale europea (BCE) dal 1998 al 2003. Tra i maggiori fautori dell’introduzione della moneta unica nell’Unione Europea, contribuì alla stabilità monetaria in ambito europeo consolidando e rafforzando l'euro anche nei confronti di valute tradizionalmente più forti, come il dollaro statunitense.

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