WiMax

Lessico del XXI Secolo (2013)

WiMax


– Sigla di Worldwide interoperability for microwave access, tecnologia che fornisce connettività senza filo interoperabile a larga banda a utenti con terminali fissi, portatili e nomadi. Prevede l'impiego di una connessione a larga banda da parte di utenti entro un'area da 30 a 50 km (in condizioni ottimali e in assenza di ostacoli naturali frapposti), senza che vi sia bisogno di una connessione diretta in LOS (Line of sight) con la stazione base. W. è un marchio di certificazione per i prodotti che superano i controlli di conformità e interoperabilità per gli standard della famiglia IEEE 802.16. Dopo il , nato nel 1999 e limitato a qualche decina di metri, nel 2004 è stato introdotto il W., a seguito di una cooperazione internazionale multiaziendale; nel 2005 è stato proposto il W. mobile. Punto critico del W. è la necessità di ottenere delle frequenze (3,4÷3,6 GHz) in un contesto in cui lo spettro elettromagnetico è saturo per la molteplicità di servizi radio (di telecomunicazione, televisivi, forze armate e via dicendo) che vi fanno ricorso; spesso i detentori di bande pregiate di frequenza richiedono elevati indennizzi per la loro cessione. Potenzialmente, W. è in grado di fare concorrenza alle reti ADSL via cavo, semplificando ulteriormente i problemi di connessione e abbassandone i costi. Una variante del W. è il WiBro (Wireless broadband), sviluppato dai costruttori coreani (Samsung) e sperimentato anche in Italia durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006, che permette la connessione in mobilità (anche a velocità di 120 km/h). Altri standard sono alla prova, con evoluzioni proprietarie o consortili del WiMax.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Spettro elettromagnetico

Interoperabilità

Italia

Torino

Adsl