Sebald, Winfried Georg Maximilian

Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)

Sebald, Winfried Georg Maximilian

Giovanna Ferrara

Scrittore tedesco, nato a Wertach im Allgäu (Baviera) il 18 maggio 1944 e morto a Norwich (contea di Norfolk) il 14 dicembre 2001. S. visse dal 1970 in Inghilterra, dove insegnò letteratura tedesca contemporanea presso la University of East Anglia a Norwich. La sua parabola narrativa iniziò nel 1988 con un libro di poesie, proseguì nel 1990 con i quattro racconti di Schwindel. Gefühle (trad. it. 2003), un libro in cui domina il tema del viaggio: protagonista e narratore si muovono fra Vienna, Venezia, Verona, il Lago di Garda e le Alpi Bavaresi in compagnia di Stendhal, G. Casanova e F. Kafka. Stazioni ferroviarie, case che scorrono al di là dei finestrini di treni, voluttà di autodegradazione accompagnano questi percorsi nello spazio e nel tempo: percorsi soprattutto interiori, segnati da quel pessimismo e da quella malinconia che in S. diventano quasi un vezzo intellettuale.

Una stampa d'epoca sulla discesa napoleonica del Gran San Bernardo apre il libro che si presenta quindi subito come una sorta di album in cui le immagini (schizzi, fotografie, disegni, riproduzioni di biglietti), oltre a corredare i fatti di documenti, sostituiscono le parole, e talvolta fungono da segni di punteggiatura. I protagonisti di Die Ausgewanderten (1992; trad. it. 2000), che ha dato a S. riconoscimento internazionale, sono un medico, un maestro elementare, un maggiordomo, un pittore: quattro uomini dai differenti destini che vivono però simili vicende di solitudine, di abbandono degli affetti e dei luoghi originari; sono esseri, infatti, ossessionati dalla sensazione di essere 'fuori luogo', alla ricerca quindi di un mondo che sembrerebbe poterli accogliere; ma è solo un'illusione. Die Ringe des Saturn: eine englische Wallfahrt (1995; trad. it. 1998) è un viaggio nel passato dell'impero britannico. è composto da dieci strani capitoli. Mentre il narratore cammina, accompagnato da una comitiva di fantasmi - da F.-R. de Chateaubriand a J. Conrad -, incontra eccentrici abitanti che abitano fatiscenti palazzi e ode gli echi delle battaglie delle due guerre mondiali; tema dominante è quello del cambiamento e dell'oblio, della sopravvivenza e dei ricordi. Difficile trovare definizioni efficaci per Austerlitz (2001; trad. it. 2002): la storia è infatti in questo libro travolgente processo distruttivo.

Le tragedie del Novecento, soprattutto quelle tedesche, vengono rivisitate con gli occhi di chi le ha vissute o di chi ne è scampato, come nel caso di Jacques Austerlitz, protagonista del romanzo: egli cerca di ripercorrere la propria storia, a partire dall'infanzia trascorsa nel Galles nella casa del predicatore Elias. Nel collegio dove va a studiare gli viene rivelato il suo vero nome, avendo lui fino ad allora creduto di chiamarsi Dafydd Elias; ma non trova nessuna indicazione sulla sua vera famiglia. Solo nel 1998, quarant'anni più tardi, rintraccerà la sua balia a Praga; essa gli racconterà la storia della sua famiglia. La Germania e la sua storia sono le protagoniste di Luftkrieg und Literatur (1999; trad. it. Storia naturale della distruzione, 2004), in particolare la distruzione causata nel corso della Seconda guerra mondiale da un milione circa di tonnellate di bombe, che piovvero su centotrentuno città tedesche. A causa dell'immane colpa del popolo tedesco, la sua sofferenza fu destinata a passare sotto silenzio. Nel dar voce ad alcune drammatiche testimonianze, S. ci conduce nel cuore dell'immane distruzione di Amburgo e, a suggello del libro, il bombardamento dello zoo di Berlino con l'apocalittica visione dei pachidermi che bruciano vivi. Del volume Logis in einem Landhaus (1998; trad. it. 2006) fa parte Le promeneur solitaire. Zur Erinnerung an Robert Walser, un breve excursus sulla vita di R. Walser. Di S. va segnalata anche la scrittura: nelle pagine spesso prive di paragrafi si succedono lunghissime frasi, che si incastonano l'una nell'altra; ne nasce una prosa ipnotica, da cui si è trascinati e sedotti.

bibliografia

The anatomist of melancholy: essays in memory of W.G. Sebald, ed. R. Görner, München 2003.

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