WORCESTER

Enciclopedia dell' Arte Medievale (2000)

WORCESTER

U. Engel

(lat. Wigornia; Weogornaceaster nei docc. medievali)

Città capoluogo della contea dello Worcestershire, nella parte occidentale dell'Inghilterra (West Midlands), posta su un'alta sponda a E del fiume Severn.W. deve la propria importanza all'esistenza di un guado e al ponte medievale situato a N della città. In questo punto, infatti, il fiume Severn, navigabile, e le vie che correvano in direzione N-S incrociavano le strade che attraversavano l'area in direzione E-O, dando luogo a un vero e proprio crocevia di traffici. In epoca romana W. costituiva un insediamento mercantile di media grandezza, ubicato nell'area corrispondente a quella in cui successivamente venne edificata la cattedrale; a N di quest'area si trovava un importante centro di lavorazione del ferro, mentre a S si ergeva un forte, parte integrante del sistema di difesa della città (Baker, Dalwood, Holt, 1992, pp. 67-69). Anche l'asse N-S dell'High Street, al centro della città, nel suo impianto risale probabilmente all'epoca romana (Medieval Worcester, 1980, p. 35).Alla fine del sec. 6° o all'inizio del 7° W. fu conquistata dalle stirpi anglosassoni degli Hwicce e dei Weogoran, che trovarono probabilmente un centro cristiano organizzato attorno alla parrocchiale dedicata a s. Elena (Bassett, 1989). Nel 680 W. fu elevata a sede vescovile e annessa all'arcidiocesi di York (dal 1072 arcidiocesi di Canterbury). Nel corso del Medioevo l'area della diocesi di W. giunse ad abbracciare le contee dello Worcestershire, del Gloucestershire e una parte dello Warwickshire. Alla fine del sec. 9° la città venne di nuovo fortificata ed elevata al rango di burgh reale.La conquista normanna, nel 1066, ebbe come conseguenza la costruzione, a S della città, di un castello. Intorno al 1200 vennero edificate le mura urbiche medievali, estese ad abbracciare l'area dell'espansione nord di W., che furono demolite nel sec. 18° (Baker, Dalwood, Holt, 1992, figg. 1, 2, 5). La città era divisa in undici parrocchie; vi si contavano insediamenti francescani dal 1225-1230 e domenicani dal 1347. L'importanza economica di W. era garantita soprattutto dalla produzione tessile.La più importante opera architettonica del Medioevo che W. conserva è la cattedrale di St Maria (lunghezza m 125; altezza m 20), eretta a S della città sulla sponda del Severn. In epoca anglosassone su questo stesso sito si trovavano le due chiese adiacenti di St Peter (citata per la prima volta nel 692 e probabilmente posizionata a S dell'od. cattedrale, in corrispondenza del chiostro e della sala capitolare) e di St Maria (edificata a partire dal 966-969 sull'area su cui oggi insiste il corpo longitudinale della cattedrale). Dopo la conquista normanna, il vescovo anglosassone Wulfstan II (1061-1095) diede inizio, nel 1084, alla costruzione della nuova cattedrale: nel 1092 venne consacrata la cripta; alla fine del sec. 11° la fabbrica era giunta già a uno stadio molto avanzato.Di questa cattedrale romanica, di cui l'attuale mantiene grosso modo inalterato l'impianto, si conservano inglobati nelle murature la cripta a sala, uno tra gli esempi più eminenti di questa tipologia in Inghilterra, e il grande transetto con gli innesti del coro e del corpo longitudinale. Quest'ultimo doveva presentare un impianto a tre navate, scandito in nove campate da pilastri cruciformi, un falso matroneo e cleristorio tripartito, con finestre disposte a scalare e dotate di passaggio praticabile. A O era presumibilmente annessa a questo una facciata a doppia torre (per una diversa ricostruzione: Barker, 1994, fig. 15). Anche il transetto, a una navata, presentava matronei che raggiungevano l'altezza dei pilastri d'incrocio. Tutti questi elementi corrispondevano al lessico consueto dell'architettura anglonormanna. Nel coro erano presenti, invece, alcune peculiarità, come l'ambulacro aperto su di una singolare corona di cappelle poligonali e la tribuna - e presumibilmente anche le arcate divisorie - innalzata al di sopra di robusti pilastri circolari (Guy, 1994, pp. 59-63), che divennero presto comuni nell'intera Inghilterra occidentale (per es. a Gloucester).Dopo un crollo delle torri, avvenuto nel 1175, vennero restaurate le ultime due campate occidentali del corpo longitudinale insieme con la stessa parete occidentale, questa volta ideata come facciata-schermo (per una diversa interpretazione: Barker, 1994, pp. 47-49; Guy, 1994, pp. 31-58). Articolazione, ornamentazione e copertura con volte costolonate mostrano precoci segni di una ricezione del primo Gotico francese.Dopo un interdetto e una guerra civile sotto il re Giovanni Senzaterra, nel 1218 ebbe luogo la consacrazione della cattedrale. Già nel 1224, tuttavia, si iniziò a ricostruire il coro: un impianto più ampio, realizzato secondo i modi stilistici dell'early English, con grandi gruppi di finestre a lancetta sulle fronti e numerosi pilastri en délit in marmo di Purbeck all'interno. A E dell'antico coro sorse un retrocoro a terminazione rettilinea, con tre navate di quattro campate, la mediana delle quali sporgente di una campata verso E e coperta da una volta che corre senza soluzione di continuità fino alla parete orientale. Un secondo transetto orientale divide il retrocoro dal coro liturgico, il quale, con le sue quattro campate e mezzo si eleva al di sopra della cripta. L'alzato risulta ancora organizzato su tre livelli, ma un triforio con arcate gemine sostituisce il matroneo. Sulla parete di fondo corre un fregio ad arcate cieche che presenta un ritmo diverso da quello delle arcate anteriori. Gli spazi di risulta delle arcate del triforio e delle arcate cieche nella zona dell'attacco sono decorate da rilievi, in gran parte originari, come le chiavi di volta figurate. L'impianto del coro fu completato soltanto nel sesto decennio del sec. 13°; per la fine degli anni trenta e per gli anni quaranta del secolo è attestato un architetto Alexander.Subito dopo il 1300 i lavori proseguirono con il rinnovamento del corpo longitudinale, che prese a modello la struttura del coro, sia pure semplificata (per es. senza il marmo di Purbeck), testimoniando dal punto di vista stilistico una fase si transizione tra decorated style e perpendicular style. L'architetto fu, per lo meno per la fase iniziale, Wilhelm von Schokerwych. Il corpo longitudinale fu completato intorno al 1350, ma le volte della navata centrale vennero realizzate soltanto nel 1377. Nel 1357-1374 sorse una nuova torre d'incrocio; da ultimo venne rinnovato, aggiornato nelle forme, anche il grande transetto. Sottoposta nel corso del tempo a numerosi restauri, la cattedrale conobbe un intervento radicale tra il 1854 e il 1874.A S della cattedrale, che, secondo una consuetudine propria dell'Inghilterra, era affidata a una comunità benedettina, si estendevano gli edifici del monastero. Fra questi si conservano il chiostro, dei secc. 14° e 15° - con il parlatorio romanico e, a E, la sala capitolare (risalente al 1100-1115 ca., ma trasformata nel sec. 13° e poi nel 1386-1396), la prima delle chapter houses inglesi con impianto centrale -, un refettorio (piano inferiore del sec. 11° e del 13°; piano superiore degli anni 1320-1330), in corrispondenza dell'ala meridionale del chiostro, e i resti del dormitorio e delle latrine, in corrispondenza dell'ala occidentale. È inoltre conservato il portale d'accesso al monastero, la Edgar Tower, del 14° secolo. A O della cattedrale si trovava l'ospedale, a N il palazzo vescovile, parti del quale si conservano incorporate nell'edificio attuale, risalente al 18° secolo. Accanto al transetto nordoccidentale era situata una torre campanaria isolata (secc. 13°-14°) e a E di questa la parrocchiale di St Michael in Bedwardine (sec. 13°). L'area a N e a E della cattedrale fu utilizzata come cimitero; a N si trovava, peraltro, una cappella funeraria a due piani con ossario (sec. 13°).Due delle chiese parrocchiali di W. conservano elementi di epoca medievale: St Helen, in perpendicular style (sec. 13°), e l'anglonormanna St Alban. Si tratta, per entrambe, di edifici eretti all'interno dell'originaria fortificazione romana. A S, all'esterno delle mura urbiche, si sono conservate parti dell'ospedale di St Wulfstan, la c.d. commandery, databili alla fine del sec. 15° (Baker, Dalwood, Holt, 1992, p. 73).La più notevole opera d'arte medievale di W. è il monumento funebre del re Giovanni Senzaterra, sepolto, secondo le sue stesse volontà, nella cattedrale nel 1216. Del monumento, eretto nel 1232 e collocato fin dalle origini là dove oggi si trova ancora, ovvero davanti all'altare della campata d'incrocio orientale, si è conservata la lastra in marmo di Purbeck con la figura del giacente, ritratto con gli attributi regali (Thurlby, 1986; Martindale, 1992). Il basamento attuale risale al 1529. Si tratta, per l'Inghilterra, del primo monumento funebre di un re, probabilmente realizzato sulla scia dei monumenti dei sovrani francesi eretti a Fontevrauld.

Bibl.: R. Willis, The Crypt and Chapterhouse of Worcester Cathedral, RIBA Journal 13, 1862-1863, pp. 213-230; id., The Architectural History of the Cathedral and Monastery at Worcester, AJ 20, 1863, pp. 83-133, 301-318; The Victoria History of the Counties of England: Worcestershire, 4 voll., London 1901-1924; J.H. Harvey, Notes on the Architects of Worcester Cathedral, Transactions of the Worcestershire Archaeological Society, n.s., 33, 1956, pp. 23-27; N. Pevsner, Worcestershire (The Buildings of England), London 1968, pp. 293-336; The Origins of Worcester, Transactions of the Worcestershire Archaeological Society, s. III, 2, 1968-1969; R.B. Lockett, George Gilbert Scott, the Joint Restauration Committee and the Refurbishing of Worcester Cathedral, ivi, 6, 1978, pp. 7-42; Medieval Art and Architecture at Worcester Cathedral (British Archaeological Association Conference Transactions, 1), Leeds 1978; Medieval Worcester. An Archaeological Framework, a cura di M.O.H. Carver, Transactions of the Worcestershire Archaeological Society, s. III, 7, 1980; P. Draper, King John and St. Wulfstan, Journal of Medieval History 10, 1984, pp. 41-50; P. Metcalf, N. Pevsner, The Cathedrals of England. Midlands, Eastern and Northern England, New York 1985, pp. 314-334; M. Thurlby, The Effigy of King John and the Sculpture of the Cathedrals of Wells and Worcester, Transactions of the Worcester Archaeological Society, s. III, 10, 1986, pp. 55-58; S. Bassett, Churches in Worcester before and after the Conversion of the Anglo-Saxons, AntiqJ 69, 1989, pp. 225-256; E. Mason, St. Wulfstan of Worcester c. 1008-1095, Oxford 1990; N. Baker, H. Dalwood, R. Holt, From Roman to Medieval Worcester: Development and Planning in the Anglo-Saxon City, Antiquity 66, 1992, pp. 65-74; J. Martindale, The Sword on the Stone: Some Resonances of a Medieval Symbol of Power. The Tomb of King John in Worcester Cathedral, in Anglo-Norman Studies, XV, a cura di M. Chibnall, Woodbridge 1992, pp. 199-243; U. Engel, Die Kathedrale von Worcester (tesi), Mainz 1993; P. Barker, A Short Architectural History of Worcester Cathedral, Worcester 1994; C. Guy, Excavations at Worcester Cathedral, 1981-1991, Transactions of the Worcestershire Archaeological Society, s, III, 14, 1994, pp. 1-73.U. Engel

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