Yucatán

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Yucatán Stato del Messico (39.340 km con 1.818.948 ab. nel 2005), nella sezione settentrionale della penisola omonima. Capitale Mérida. Il territorio è costituito da una bassa terra, con rilievi collinosi (massimo 200 m s.l.m.), clima tropicale con scarse precipitazioni. Per la natura carsica del suolo mancano corsi d’acqua di superficie; vi è invece una notevole rete idrografica sotterranea. Vegetazione a carattere xerofilo; coltivazione dell’agave (produzione di henequén), che rappresenta la ricchezza della regione e di altri prodotti tropicali (specialmente canna da zucchero). Altre risorse sono la pesca e l’allevamento. Le importazioni e le esportazioni avvengono attraverso i porti di Progreso e di Campeche.

In epoca precolombiana nello Y. fiorì la civiltà dei Maya (➔); al periodo preclassico, che ebbe la sua epoca d’oro dal 4° al 6° sec., seguì una migrazione verso la parte peninsulare dello Y., dove dal 10° sec. fiorì la federazione costituitasi tra Chichén Itzá, Mayapán e Uxmal. Le lotte tra i vari popoli (Itzá, Tutul Xiu, Toltechi, Cocom) continuavano ancora all’epoca dell’arrivo degli Spagnoli. Le coste dello Y. furono visitate tra il 1508 e il 1509 da J. Díaz de Solís e V. Yáñez Pinzón; nel 1517 giunse la spedizione di F. Fernández de Córdoba, e nel 1518 quella di J. de Grijalva. La conquista fu iniziata nel 1527 da F. de Montejo padre, e portata a termine nel 1542 dal figlio con la fondazione di Mérida. Dipendente dapprima dall’Audiencia de los Confines, la regione costituì poi una capitaneria. Nel corso dell’epoca coloniale i nativi si sollevarono più volte. Sollevazioni successive si ebbero nel 1848 e nel 1910. Stato dal 1824, dal 1839 al 1843 lo Y. si rese indipendente dalla Repubblica messicana.

Penisola dello Y. Penisola dell’America Centrale che separa il Mar Caribico dal Golfo del Messico e comprende gli Stati messicani di Y., Campeche e Quintana Roo, il Belize e il dipartimento di Petén, in Guatemala. È costituita in prevalenza da un tavolato di calcari miocenici e pliocenici in strati quasi orizzontali, che nei punti più elevati raggiungono i 300 o 400 m s.l.m. La superficie, data la grande solubilità di questi calcari, è cosparsa, specie nella parte settentrionale, da innumerevoli voragini e doline (cenotes). Le principali risorse economiche della popolazione, appartenente al gruppo Maya, sono l’agricoltura, lo sfruttamento forestale, la pesca e il turismo. Canale dello Y. Braccio di mare interno che mette in comunicazione il Golfo del Messico con il Mar Caribico, separando la Penisola dello Y. dall’isola di Cuba. Ha larghezza di oltre 200 km, profondità assai varia, da 100 m a oltre 2000 m in alcuni tratti.

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