Zodiaco

Enciclopedia Dantesca (1970)

Zodiaco

Emmanuel Poulle

Circolo massimo della sfera celeste, del quale il Sole occupa, giorno dopo giorno, i diversi punti. Lo Z. coincide con l'eclittica: mentre quest'ultimo termine designa un'astrazione matematica, il termine Z. ha un contenuto più materiale e astrologico. La sua obliquità o inclinazione sull'equatore - che era callata, a seconda degli autori, in 23°33', 23°35' o 23°51' - da D. è approssimativamente valutata in 23°30' (Cv III V 15) ovvero in 230 circa (Quaestio 55). Lo Z., inoltre, era suddiviso in dodici parti uguali, dette segni o ‛ case ', ognuna delle quali prendeva nome dalla costellazione in essa compresa. I segni, a loro volta, erano ciascuno diviso in trenta gradi.

Nonostante che in tutta l'opera dantesca sia presente una decisa ammirazione per l'astrologia, di rilievo è l'analisi di Pd X 7 ss., dove D. fa appropriate considerazioni sul ruolo che l'obliquità dello Z. (l'oblico cerchio che i pianeti porta, v. 14) giuoca sulla vita terrena e sulle attività dell'uomo. Da essa infatti deriva il ritmo delle stagioni e la diversa distribuzione della virtù celeste le cui variazioni costituiscono le leggi stesse dell'astrologia.

Il posto occupato dal Sole lungo lo Z. è, in tutta la Commedia, di capitale importanza. Il 25 marzo 1301, giorno in cui (v. PROFACIO) iniziò il viaggio di D., il Sole è nel 12° d'Ariete; due giorni più tardi (Pg IV 58-66; il termine è al v. 64), mentre siede con Virgilio con il viso rivolto verso est, D. constata con sorpresa che il Sole si trova alla sua sinistra, cioè verso nord, mentre si aspettava di trovarlo alla sua destra, prossimo alla linea di mezzodì. Il fenomeno, come spiega Virgilio, è determinato dal fatto che, agli antipodi di Gerusalemme, l'orientamento è quello dell'emisfero australe ed è perciò invertito rispetto a quello che ci è abituale. Tale fenomeno è tanto più marcato quanto più ci si approssima all'estate nell'emisfero nord: infatti, allorché il Sole si trova nel segno dei Gemelli tra la fine di maggio e gl'inizi di giugno, per un osservatore posto nell'emisfero australe - nel quale si approssima l'inverno - il percorso del Sole al di sopra dell'orizzonte si svolge interamente entro la metà nord della semisfera visibile.

Un altro dato rilevabile con l'osservazione è che se il sole rimane sempre sulla linea dello Z., gli altri pianeti non si discostano mai di molto da tale linea. in tal senso con il nome di Z. è anche designata quella banda di sfera celeste - larga sei gradi al di sopra e sei gradi al di sotto del circolo massimo zodiacale - entro la quale tutti i pianeti esclusivamente si trovano (Quaestio 67).

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