Diaz – Don’t clean up this blood, il film del regista Daniele Vicari prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci, si è aggiudicato il secondo posto nella sezione Panorama del Premio del Pubblico della 62ª Berlinale, all’interno della rassegna internazionale dedicata ai film di fiction. La pellicola prende spunto dall’irruzione condotta dalle forze dell’ordine all’interno della scuola Diaz nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001. La trama si affida al registro drammatico per ricostruire le fasi cruciali di quello che in seguito è diventato uno degli episodi più emblematici della ‘violenza di Stato’, tanto da essere definito, usando le parole di Amnesty International, come «la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale». Per la sceneggiatura, Vicari si è avvalso della testimonianza di avvocati, studenti italiani e stranieri e semplici cittadini, compresi i racconti degli stessi poliziotti che effettuarono l’irruzione. Nell’intero processo di scrittura è stato coinvolto anche il Genova Legal Forum, rappresentato da Carlo Bachschmidt.
Anche i protagonisti del film sono direttamente ispirati alla realtà. Elio Germano veste i panni di Lorenzo Guadagnucci, il giornalista de Il Resto del Carlino che quella notte fu picchiato e trattenuto in stato di arresto per due giorni, mentre Claudio Santamaria interpreta Michelangelo Fournier, che all’epoca dei fatti era vicequestore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma, al quale si deve la descrizione della notte che divenne in seguito celebre: «Sembrava una macelleria messicana».