La Cambogia è andata al voto domenica 29 luglio; anche se i risultati ufficiali saranno diffusi soltanto dopo l’11 agosto, Sok Eysan, portavoce del Partito popolare cambogiano (Cambodian People’s Party, CPP) al potere da 33 anni, ha annunciato che sulla base dei risultati preliminari il partito dovrebbe aver conquistato tutti i 125 seggi del Parlamento, trasformando definitivamente la Cambogia in un regime monopartitico.

Un esito che non stupisce gli osservatori: in un clima oppressivo che soffoca le voci di dissenso, la vittoria di Hun Sen e del suo Partito popolare cambogiano era data per scontata. Il principale partito di opposizione, il Partito cambogiano di salvezza nazionale (Cambodia National Rescue Party, CNRP) aveva invitato a boicottare la consultazione per il mancato rispetto delle regole democratiche; dopo le elezioni del 2013 in cui il CNRP aveva conquistato il 44% dei voti e 55 seggi in Parlamento, il partito è stato infatti progressivamente messo fuori gioco da diversi provvedimenti giudiziari e nel settembre 2017 messo del tutto fuori legge, e i suoi leader incriminati. Da qui l’appello per il boicottaggio delle elezioni; i cittadini cambogiani si sono comunque massicciamente recati a votare (82% la percentuale rispetto agli aventi diritto) e le speranze dell’opposizione di delegittimare le elezioni sono così naufragate.

D’altra parte c’è stata una campagna attiva del governo contro l’astensione che può aver intimidito gli elettori dissidenti. L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno condannato il clima in cui si sono svolte le elezioni e non hanno sostenuto il processo né inviato osservatori; una distanza che incide sull’alleanza tra Cambogia e Cina, sempre più stretta. A favore di Hun Sen ha giocato sicuramente la crescita economica degli ultimi anni; un andamento che potrebbe incrinarsi o comunque non essere sufficiente a rimanere al potere fino al 2028, come si è prefissato. L’isolamento internazionale, nonostante il sostegno della Cina, e il dissenso interno, che sarà difficile soffocare del tutto, possono compromettere il suo disegno.

Crediti immagine: da World Economic Forum [CC BY-SA 2.0  (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons

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