Le celebrazioni dei settanta anni della NATO saranno dedicate in modo limitato alla commemorazione del passato e orientate prevalentemente ai nodi dell’oggi e alle prospettive del futuro. L’alleanza nata il 4 aprile del 1949 a Washington con l’adesione di dodici Paesi è sopravvissuta alla fine della guerra fredda, ha attraversato le diverse emergenze degli ultimi decenni e si interroga sulle sue funzioni e finalità, come organizzazione di ventinove Paesi in procinto di ratificare l’ingresso del trentesimo (Macedonia del Nord). Un’alleanza che continua la sua espansione, ma è attraversata da diverse tensioni; la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri prevista per il 4 aprile non sarà un’occasione rituale, ma piuttosto affronterà le numerose questioni sul tappeto. Dopo l’intervento di mercoledì 3 del segretario generale della NATO, il norvegese Jens Stoltenberg, al Congresso degli Stati Uniti gli incontri entrano nel vivo nel meeting del 4 aprile, al centro del quale sono le preoccupazioni relative all’aggressività russa verso l’Ucraina e l’Europa orientale e la lotta al terrorismo fondamentalista. Ma anche nodi interni, come la partecipazione alle spese e la questione turca.

Sin dal suo insediamento Trump ha sollecitato gli alleati a rispettare l’obiettivo di investire il 2% del PIL nella difesa e il 20% di questo in nuove tecnologie entro il 2024. L’atteggiamento riluttante di alcuni partner ha creato insoddisfazione nell’amministrazione USA. In questo quadro la questione dei rapporti con la Turchia si fa ancora più complessa. Gli Stati Uniti hanno bloccato la consegna alla Turchia di componenti per gli F-35 come risposta alla scelta di Ankara di acquistare dalla Russia il sistema missilistico russo S-400. Una contraddizione forte che esplode nel momento in cui la questione dell’aggressività russa è tornata al centro del dibattito NATO, quasi come un ritorno alle origini, in un mondo però cambiato, dove l’ambizioso Erdoğan ha deciso di giocare una sua autonoma partita in una delle regioni più calde del mondo.

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