Il presidente del Mozambico Filipe Nyusi, leader del FRELIMO (FRente de LIbertaçao de MOçambique), il partito al potere dall'indipendenza del Paese nel 1975, e Ossufo Momade a capo del RENAMO (REsistência NAcional MOçambicana), ex movimento ribelle armato e oggi principale partito di opposizione, hanno firmato un accordo di pace che dovrebbe chiudere definitivamente un conflitto violento durato più di quaranta anni. L'intesa è stata firmata in una base militare nell'area montuosa del Gorongosa, in una zona da sempre considerata una delle roccaforti dei ribelli, ed è stata il risultato di lunghe trattative avviate dal predecessore di Momade, Afonso Dhlakama, leader storico del RENAMO, morto nel maggio del 2018 per un arresto cardiaco.

La guerra civile in Mozambico fra il FRELIMO, di orientamento socialista e il RENAMO, partito conservatore anticomunista, cominciò subito dopo l’indipendenza del Paese, ottenuta nel 1975, e durò più di quindici anni, causando quasi un milione di morti, in grande maggioranza civili. Dopo gli accordi di Roma del 1992, RENAMO, si trasformò in un partito politico, mantenendo però attiva l'ala militare. RENAMO ha partecipato negli anni a diverse scadenze elettorali, confermandosi come il principale partito di opposizione, mentre FRELIMO è sempre rimasto al governo. Le tensioni armate sono riprese nel 2013 e fino al 2016 si sono verificati scontri armati tra l’esercito regolare e i ribelli. Da tre anni erano in corso trattative, rese più difficili dalla morte di Dhlakama e dal dissenso interno al RENAMO. I due leader hanno però mantenuto l'impegno preso da tempo di firmare all'inizio di agosto, anche per consentire uno svolgimento pacifico e regolare delle elezioni fissate per il 15 ottobre. L'accordo prevede un processo di “desarmamento, desmobilização e reintegração” del braccio armato del RENAMO. Gli oltre cinquemila guerriglieri saranno in parte assorbiti nelle forze di polizia. Il Paese sta cercando di mettersi alle spalle le pesanti eredità del periodo coloniale nella prospettiva di risolvere le difficoltà sociali ed economiche in cui si trova una gran parte della popolazione.

Immagine: Filipe Nyusi. Crediti: Chatham House [CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], attraverso Wikimedia Commons

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