La vista di Stato in Germania del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskij ha in realtà attirato l’attenzione della stampa internazionale più per il malore accusato dalla cancelliera Angela Merkel durante la cerimonia di accoglienza il 18 giugno che per i contenuti che sono stati messi in gioco. L’occasione è stata però importante per capire l’orientamento generale di Zelenskij che ha ribadito l’utilità delle sanzioni antirusse e la volontà di risolvere il contenzioso territoriale rispetto alla Crimea e al Donbass. Le sanzioni contro Mosca, a suo parere, sono uno strumento da confermare e, se necessario, da ampliare, con l’obiettivo di ripristinare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. I negoziati, in quest’ottica, si devono basare sugli accordi di Minsk e potrebbero svolgersi nella dimensione trilaterale (con protagonisti l’Ucraina, la Russia e le due autoproclamate Repubbliche del Donbass) oppure nel ‘formato Normandia’ che prevede la partecipazione di Francia e Germania. In ogni caso, alcuni osservatori evidenziano un cambiamento di registro rispetto ai toni più concilianti verso la Russia della campagna elettorale e dei primi giorni del suo mandato. Sul piano della gestione del conflitto con Mosca la rottura con il passato, cioè con la linea aggressiva del presidente Petro Porošenko, non sembra a questo punto tanto netta come era stata rappresentata. Anche perché continuano i combattimenti e i bombardamenti, che hanno coinvolto, ad esempio, Donetsk domenica 16 giugno. L’incontro bilaterale di Putin con Trump ‒ previsto, ma non ratificato formalmente ‒ durante il vertice G20 in Giappone, potrebbe in qualche modo includere anche un confronto sulla questione dell’Ucraina e rappresentare un passo verso una soluzione politica. Ma le opzioni militari non sono escluse e gli Stati Uniti non hanno scelto la strada del disimpegno. Il Pentagono ha annunciato lo stanziamento di 250 milioni di dollari per la cooperazione in materia di sicurezza con l’Ucraina: l’impegno prevede percorsi di addestramento rivolti in particolare alla Marina, ma anche forniture di materiali militari.

Immagine: Volodymyr Zelenskij (20 maggio 2019). Crediti: Mykhaylo Markiv / The Presidential Administration of Ukraine [Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale, Адміністрація Президента України], attraverso it.m.wikipedia.org

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