È stato pubblicato il decreto che consentirà ai giovani nati nel 1999 di accedere al bonus cultura per il 2017. La grande novità è quella dell’introduzione della musica, registrata tra i prodotti e i contenuti, come libri e film, per i quali i ragazzi potranno spendere il bonus. Si tratta di una notizia che ha suscitato l’entusiasmo del mondo della discografia, e in particolare della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), che in quest’ultimo anno, per voce del consigliere delegato Enzo Mazza, ha svolto un’intensa attività di sensibilizzazione istituzionale.

La nuova edizione del bonus cultura presenta sostanziali novità rispetto alla versione precedente. Confermato l’importo di 500 euro da spendere nell’arco di un anno. Oltre a una scelta più ampia di contenuti (accanto alla musica anche corsi di teatro e di lingue straniere) ci saranno alcune novità sulla registrazione e sui tempi di utilizzo.

La musica dunque viene riconosciuta sia per il valore culturale che rappresenta, sia perché attraverso essa i giovani possono avvicinarsi all’innovazione tecnologia, fruendola non solamente attraverso lo streaming ma anche mediante altri tipi di piattaforme. Adesso la palla passa a tutti gli operatori del settore (store online e negozi tradizionali) affinché aderiscano all’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Che la musica sia fortemente al centro della vita dei ragazzi, nonostante la presenza di tantissimi strumenti e opportunità di svago, lo conferma una ricerca di Ipsos dal titolo Connecting with music secondo la quale il 45% degli utenti ascolta la musica tramite un servizio audio autorizzato (+ 37% rispetto al 2016). Il 90% inoltre utilizza lo streaming servendosi dello smartphone. Nella fascia di età compresa tra i 13 e i 15 anni l’uso della musica attraverso lo streaming interessa l’85%. Sono i servizi di upload video, come YouTube, a essere più gettonati. L’85% dei visitatori di YouTube, ogni mese, usa il sito per la musica e il 76% lo utilizza per ascoltare musica che già conosce.

Per quanto riguarda l’Italia, il 98% degli utenti attivi online dichiara di ascoltare musica tramite modalità in licenza, l’85% usa servizi di video streaming musicali, mentre il 46% degli utenti intervistati utilizza un servizio di streaming audio. I ragazzi italiani amano molto la radio (95%), anche se il 42% degli intervistati dichiara di acquistare musica sia in formato fisico che digitale. Nella fascia di età tra i 16 e i 24 anni lo strumento più usato per ascoltare musica è lo smartphone (91%). Anche i giovanissimi (13-15 anni) risultano fortemente legati al mondo musicale e il 77% degli intervistati dichiara di fruire di musica tramite servizio di audio e video streaming.

Per utilizzare il bonus questo devono dotarsi di un’identità digitale Spid e registrarsi al sito 18app. I diciottenni del 2017 avranno tempo fino al 31 dicembre 2018 per scegliere come spendere il credito.

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