C’è un filo sottile che lega il Crotone Calcio e Rino Gaetano. Poco più di un anno fa, quando la certezza matematica della promozione in Serie A era ormai soltanto questione di giorni, calciatori e tifosi intonavano A mano a mano, uno dei maggiori successi di Rino Gaetano, il compianto cantautore, nato a Crotone e cresciuto a Roma, che ha trasmesso al testo originale di Riccardo Cocciante un tono decisamente più leggero e scanzonato. A sette giornate dalla fine del campionato di Serie B, infatti, erano già sedici i punti di vantaggio sul terzo posto e l’intera città non vedeva l’ora di festeggiare la prima storica promozione in Serie A. Promozione che alla fine è arrivata il 29 aprile 2016, in seguito al pareggio per 1-1 in trasferta contro il Modena. Nelle piazze e nei locali della città vi era un tripudio di bandiere rossoblu, che sventolavano sulle note della celebre canzone di Rino Gaetano, che suonava come un autentico atto d’amore nei confronti della squadra di Crotone.

Pochi mesi dopo, però, l’impatto con la massima serie non è stato affatto dei migliori: la squadra non sembrava all’altezza di un campionato che mai aveva disputato prima e, a causa dell’inesperienza, si faceva sempre rimontare nelle battute finali, vanificando il sudore che grondava dalle magliette rossoblu durante tutti i novanta minuti. Dopo aver racimolato appena nove punti in diciannove partite, a inizio gennaio, il Crotone si ritrovava con ben undici punti di svantaggio rispetto alla quartultima.

Neanche il mercato di riparazione era riuscito a rinforzare una squadra che sembrava costituita da giovani troppo acerbi e da un allenatore troppo inesperto per evitare la retrocessione. Ma i tifosi continuavano a cantare perché, come recita la canzone, «non c’erano soldi ma tanta speranza». Nei momenti più difficili le strofe di A mano a mano non hanno mai abbandonato la curva dello Scida: quando lo stadio cantava «ma dammi la mano e torna vicino/può nascere un fiore nel nostro giardino» i calciatori erano ancora più motivati a regalare un sogno insperato ai propri tifosi.

Ed è così che nel girone di ritorno il miracolo è avvenuto: venticinque sono stati i punti conquistati dalla squadra calabrese, venti dei quali solamente nelle ultime nove partite (due in più persino della Juventus campione d’Italia). Il 28 maggio, dopo la vittoria casalinga per 3-1 sulla Lazio e complice la concomitante sconfitta dell’Empoli a Palermo, il Crotone ha raggiunto la salvezza all’ultima giornata del campionato di Serie A. Finalmente la curva dello Scida e l’intera città hanno potuto liberare tutta la loro gioia urlando a squarciagola Ma il cielo è sempre più blu, la canzone più famosa di Rino Gaetano, da tanti anni divenuta l’inno ufficiale della squadra e cantata dai tifosi al momento dell’ingresso in campo della squadra. Non è un caso, dunque, che i fedelissimi del Crotone Calcio si siano dati appuntamento proprio all’alba del 2 giugno, il giorno in cui ricorreva il 36° anniversario della scomparsa di Rino Gaetano, per un pellegrinaggio al santuario di Santa Maria di Capo Colonna: un ringraziamento per la salvezza del Crotone e una preghiera per Rino.

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