Mashable, il noto blog dedicato alla tecnologia, ha lanciato per il terzo anno consecutivo il Social Media Day per celebrare la rivoluzione digitale che sta cambiando la nostra vita. Molte le adesioni all’iniziativa che è stata fissata per sabato 30 giugno. È un momento di festa e di attività promozionali per molti; ma è soprattutto un’occasione per riflettere su quello che rappresentano i social media nel mondo di oggi e per capire le trasformazioni a cui vanno incontro. La crescita tumultuosa di questi ultimi anni, secondo molti osservatori, ha raggiunto un tetto, che potrebbe preludere a un rapido declino o a un ulteriore sviluppo. È finita l’adolescenza dei social media ma non è ancora chiaro che fisionomia assumerà l’età adulta. Alcuni nodi devono essere necessariamente sciolti: i più pregnanti riguardano la tutela della privacy, il rispetto dei dati e delle norme, il rapporto con gli stati, l’indipendenza, la sostenibilità economica. La prima riflessione che sembra condivisa tra gli studiosi è il superamento della obsoleta dicotomia tra mondo virtuale e mondo reale; il social media e internet fanno parte della realtà a tutti gli effetti, non sono un rifugio altro, segnato da alienazione e separazione dalla vita concreta. Questo ricompattamento dello sguardo impone anche la rinuncia alle speculari illusioni che la rete sia quel mondo perfetto, il  non luogo, ideale e orizzontale, che alcuni hanno vagheggiato. La maturità inizia con la fine dell’Eden, quando si riconoscono la possibilità dal male e la solidità dell’interesse privato in ogni spazio e momento della realtà.

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