Undici domande a Gaia Manzini, tra lingua e vita

Autobiografia  in un tweet

Sono nata nel 1974 a Milano. E poi sono rinata quando ho pubblicato il mio primo libro nel 2009. S’intitolava Nudo di famiglia. Rinasco ancora, ogni volta che ho l’occasione di scrivere per i giornali con cui collaboro, ogni volta che c’è da pensare a una nuova storia da raccontare.

1. La parola al centro della sua vita: quando lo ha capito?

Volontà. Per tutta l’adolescenza ho pensato di non avere nessuna vera dote. Poi, studiando all’università, ho capito che mi veniva facile fare un passo alla volta, con metodo e capacità di resistere. Avevo scoperto di avere un talento, quello della volontà.

2. Un modo di dire, una frase, un proverbio, il verso di una poesia o di una canzone che le ritorna in mente.

Parafraso una riflessione di Edgar Morin che mi è capitato di leggere in questi mesi: progettare, andare avanti, ponendoci di continuo delle domande, le domande dei bambini, ma con la consapevolezza degli adulti. Mi sembra una prospettiva bellissima.

3. Una parola o espressione, anche dialettale, del suo lessico familiare.

Non esisti solo tu.

4. La parola che la fa volare.

Scrivere.

5. La parola che la amareggia.

Violenza.

6. Il dizionario: pesante o leggero?

Pesante e leggero, a seconda del contesto.

7. Tre lemmi che eliminerebbe dal dizionario e perché.

Frontiera (non è più qualcosa da raggiungere, ma rappresenta oggi la divisione tra gli uomini). Scetticismo (perché mi sembra che in questo momento storico ci sia molto bisogno dell’esatto contrario). Aridità (c’è necessità di terreni e di menti fertili. Solo se continuiamo ad avere idee, solo se continuiamo a provare emozioni possiamo avere la possibilità di cambiare qualcosa intorno a noi).

8. Chi sono i padroni della lingua?

Chiunque parli quella lingua.

9. L’aggettivo che più le si addice.

Sognatrice.

10. Quello al quale non vorrebbe mai essere associata.

Superficiale.

11. L’emoji con cui si identifica.

Il cuore con dentro altri cuori. Quello che ho ribattezzato cuore matrioska.

Illustrazione di Stefano Navarrini

Le interviste già pubblicate

Marino Sinibaldi

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata