Questa rubrica si propone come osservatorio sulle violazioni vere e proprie della norma grammaticale che stanno prendendo piede (o che non sono ancora opportunamente censurate) nello scritto sorvegliato (articoli giornalistici, saggi, narrativa, testi legislativi o burocratici, ecc.). Mentre molti si concentrano sui dubbi che riguardano usi sintattici comuni (ad es., le dislocazioni del tipo Il caffè lo prendo senza zucchero_) o mere varianti (cui/a cui), secondo una falsa coscienza linguistica che fa sentire gli italofoni non padroni del proprio idioma, si presta scarso interesse ad alcune gravi infrazioni che un buon sentimento della lingua dovrebbe cogliere immediatamente. In altre parole, se diamo troppo peso alle pagliuzze, rischiamo di non accorgerci delle travi._

In italiano abbiamo una congiunzione coordinante che esprime negazione: , esito del latino nĕc, con raddoppiamento fonosintattico (come si nota nelle univerbazioni del tipo neppure) e successiva chiusura della vocale in posizione protonica. Tuttavia, già in latino, nec poteva fungere da avverbio negativo, con valore rafforzativo: «loquitur nec recte» (Plauto, Bacchides, v. 735); già Nicola Terzaghi, commentando la Mostellaria (Milano, Paravia, 1929, p. 52), osservava che nel modo di dire nec recte dicere (‘parlar male’) «nec conserva il suo valore antico di semplice negazione».

Nell’italiano parlato e nello scritto meno sorvegliato si incontra, non di rado, il nesso tautologico e né (per cui vd. Luigi Spagnolo, Il ‘pleonasmo’ e né, «La lingua italiana. Storia, strutture, testi. Rivista internazionale», I, 2005, pp. 123-135). Vediamo le occorrenze presenti nell’archivio del quotidiano «la Repubblica», relative soltanto all’anno solare 2016.

«Una somma che non sta né in cielo e né in terra» (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/01/12/cala-il-sipario-sul-gran-teatro-e-senza-licenza-deve-chiudereRoma13.html?ref=search)

«Ma non sono né omofobo e né razzista, la mia vita privata dice tutt’altro» (http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/napoli/2016/01/23/news/sarri_polemica_mancini-131886453/?ref=search)

«Non schierandosi né a destra e né a sinistra»

«Non ci saranno né Cerci e né Di Maio»

«Né nel Partito democratico e né all’interno della coalizione»

«dice che i muri non ci devono essere, né dentro né fuori di noi, e né il filo spinato»

[In questo caso-limite la congiunzione e evita di confondere il terzo con i primi due in correlazione]

«Se è vero che un corpo senza vita “parla” né più e né meno come un testimone […]» (http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/08/news/giulio_regeni-132942342/?ref=search)

«Altra cosa è ammettere che qualcosa mi spinge a certi inferi, con porte del livello conscio e inconscio che non si chiudono, e né io voglio serrarle»

«non rappresentano affatto il modo in cui la pensiamo, né io e né Facebook» (http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2016/02/13/news/facebook_india-133324058/?ref=search)

«Una “possibilità” che né Morri e né la maggioranza del partito, se non per agitare la questione al tavolo delle trattative, vogliono trasformare in un passaggio concreto» (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/02/14/minoranza-dem-a-morri-perdi-tempo-sulle-circoscrizioniTorino04.html?ref=search)

«Né arredi e né oggetti decorativi»

«È una storia che sta in piedi come un sacco vuoto. Né più e né meno di quella dell'incidente stradale»

«senza né pensione e né sussidio di disoccupazione»

«Mezz'ora di monologo in cui il ras delle coop sostiene di non aver fatto alcuna pressione politica né in fase di realizzazione del campo nomadi, né per ottenere i pagamenti dal Comune e né, soprattutto, di aver portato all’interno della sua coop i soldi di Carminati»

[Sintassi confusa, dato che il terzo non è in correlazione con gli altri due, e meglio sarebbe stato esplicitare il verbum dicendi, ad es. «e nega»]

«Né in vita e né in morte»

«Cosa che a Napoli può capitare solo ai santi, né a re e né a governanti»

«Non si evidenziano idee di colpa e né di autoaccusa»

«né più e né meno del fenomeno allargato delle scritte e delle tags murali di cui i cittadini conoscono bene gli effetti»

«La mia prima decisione è quella di andare a votare: ma né per il No e né per il Sì»

«non ha spessore psicologico e né ideologico»

«e non vanno né su e né giù»

«Non ci fermiamo né per l’ingresso annunciato sul mercato di Enel Fibra e né aspettando quali siano le sorti di Metroweb»

«E né io né Lamma siamo così sciocchi da pensare che […]»

«Dall'ente pubblico, però, non è arrivata alcuna risposta, né alla guardia costiera e né ai carabinieri»

«né il candidato di Renzi e né la continuazione di Pisapia»

«E né bisogna pensare che […]»

«non è stato raggiunto né dal cuneese Franco Biraghi e né dall'alessandrino Marco Giovannini»

«Questo di per sé non è né un male e né un bene»

«È una decisione che non s[t]a né in cielo e né in terra»

«senza però sapere né il denunciante e né il contenuto della denuncia»

«aggiungo che i deputati non sono assicurati né all'Inps e né all’Inail e né ricevono le prestazioni da questi all'occorrenza erogate»

«non si può ritenere che gli indagati avessero coscienza, e né tantomeno il sospetto, di essere di fronte ad un fatto di reato»

«Né i suoi familiari e né i suoi avvocati riescono ad incontrarlo perché il governo turco lo impedisce»

«Così non sono stati fatti investimenti e né si sono venduti i servizi»

«Ma non sappiamo dire né se, né dove e né quando»

«Né Sala e né il governo, però, parlano di emergenza»

«E né vale l'obiezione che allora a decidere fu una maggioranza di colore diverso rispetto a oggi»

«non si farà nulla dei 15 nuovi centri polisportivi e né delle 2.221 palestre da riqualificare di cui 783 comunali»

«Giampaolo misteriosamente lo vede né carne e né pesce»

«gli eletti non avrebbero dovuto né richiedere e né ricevere»

«portano alla morte repentina del malato, né più e né meno di come può morire una persona a cui non viene fatta in tempo una diagnosi di cancro tempestiva»

«La legge, però, non prevede sanzioni per chi non la rispetta e né controlli sulla qualità dei piani»

«non prendo ordini né da Renzi e né da Berlusconi»

«Non si sono espressi più di tanto, hanno preferito restare in silenzio: né sì e né no»

«ciò che gli egiziani vengono a raccontare a Roma in una mattina di dicembre è, né più e né meno, quanto sapevano almeno dal 10 maggio scorso»

«non appare né necessaria e né proporzionata rispetto all'esigenza»

«Matteo ha avuto un pensiero gentile ed affettuoso verso uno che non gli ha fatto e né gli fa politicamente alcuno sconto»

«I tifosi non possono vedere una squadra che non è né carne e né pesce»

«non sopporto un gruppo né carne e né pesce»

«da Giampaolo vorrebbe un autografo, ma non ha né penna e né carta»

Via dal carcere indisturbati senza guardie telecamere e né allarmi

Anche in saggi e in testi narrativi può ritrovarsi il avverbiale, come si evince da questi esempi (volumi editi dopo il 2000):

«né per la Germania e né per il mondo» (Thomas Mann, Pace mondiale e altri scritti, a cura di Rita Bagnoli, Alfredo Guida Editore, 2001, p. 90: https://books.google.it/books?id=2RzcccTCYxQC&pg=PA90&dq=%22e+n%C3%A9+per%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiPm43EpqzXAhXB6xoKHcjEBpcQ6AEIMjAC#v=onepage&q=%22e%20n%C3%A9%20per%22&f=false)

«non caratterizzato né da A, né da B e né da C»

(Gabriele Pollini-Patrizia Venturelli Christensen, Giuseppe Scidà, Migrazioni e appartenenze molteplici, Milano, Franco Angeli, 2002, p. 31: https://books.google.it/books?id=q3yOAAAAMAAJ&q=%22e+n%C3%A9+da%22&dq=%22e+n%C3%A9+da%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-p_C2qqzXAhUDLBoKHUdJBEs4ChDoAQg9MAQ)

«né di tempo e né di spazio»

(Annamaria Rufino, Cultura giuridica e regole sociali. Temi di sociologia del diritto, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003, p. 9: https://books.google.it/books?id=ZMegmEiqpRYC&pg=PA9&dq=%22e+n%C3%A9+di%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0nqSGqazXAhWCfRoKHf52DZcQ6AEILDAB#v=onepage&q=%22e%20n%C3%A9%20di%22&f=false)

«Non si conoscono né il mittente e né il destinatario della lettera»

«Presi le chiavi di casa ed uscii senza dire né dove e né quando»

«non in re ipsa (per il semplice fatto della illegittimità) e né del funzionario agente»

(Pelino Santoro, La responsabilità civile, penale ed amministrativa nei contratti pubblici, Milano, Giuffrè, 2009, p. 374: https://books.google.it/books?id=Sq3laKkC2MoC&pg=PA374&dq=%22e+n%C3%A9+del%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjhxqvX0azXAhWMVRQKHamLDMQQ6AEIMTAC#v=onepage&q=%22e%20n%C3%A9%20del%22&f=false)

«non sapeva né quando e né come avrebbe potuto sostituirlo con un altro»

«la continuità in un punto o in un dominio di una funzione non dipende né dalla tipologia e né dalle caratteristiche operazionali specifiche dei numeri reali»

«E né per questo le donne sono biasimate!»

Anche i resoconti del Senato, nell’ultima legislatura, offrono qualche occorrenza. Stefania Pezzopane (PD), nella giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del 29 luglio 2015, dichiara: «Non sussistendo né il fumus di primo grado, né quello di secondo grado e né il fumus di terzo grado (o oggettivo), la relatrice propone che la Giunta deliberi l’accoglimento della richiesta di arresti domiciliari dell'autorità giudiziaria». E Pietro Iurlaro (ALA), nell’interrogazione scritta presentata il 4 giugno 2015: «né il g.i.p. e né il p.m. evidenziano elementi fattuali denotanti la conoscenza da parte degli indagati dell'esistenza di estorsioni».

Perfino il personaggio di Furio del film Bianco, rosso e Verdone (1981), pur nel suo petulante rigore maniacale, si lascia andare al solecismo (facilitato dalla confusione tra il secondo sintagma e il corrispondente avverbio univerbato): «Quando compi questa operazione devi sempre tener presente di dover comporre un mosaico: ogni cosa deve combaciare con l’altra, eh... Deve essere come un puzzle, né più e né meno» (https://www.youtube.com/watch?v=JWeT2HMoSr4 [0:37]).

Del resto, il fenomeno è attestato fin dalle origini («né vivo e né mogo» nella lauda di Iacopone da Todi Plagne, dolente alma predata, v. 37 [per una rassegna completa si rinvia all’articolo citato all’inizio]), come riflesso scritto, minoritario ma costante nel tempo, di una tendenza del parlato. Nella Grammatica della lingua italiana curata da Giovanni Moise (Firenze, Tip. del Vocabolario, 18782), si legge, a proposito di : «Talvolta è preceduta senza bisogno dalla particella E» (p. 1022), con citazione di un verso di Pietro Bembo («Né freno il corso, e né la sete spengo» [sonetto La fera che scolpita nel cor tengo, v. 4]), ripreso da altri grammatici e lessicografi: in realtà, il pleonasmo compare in edizioni non controllate dall’autore (a partire dal 1547) e non è presente nell’autorevole stampa postuma (Dorico, 1548, p. 74 [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/NewViewer/#/main/viewer?idMetadato=1828464&type=bncr]).

L’italiano è una lingua largamente fondata sull’anomalia e ricca di varianti: tutto sta nel capire se valga la pena difendere determinate eccezioni. In questo caso, l’influsso arcaico del nec avverbiale non giustifica il ricorso alla congiunzione, perché il , nell’italiano contemporaneo, non svolge autonomamente altre funzioni. Se poi si vuole dare particolare enfasi all’ultimo membro della correlazione, si può chiudere con e neanche/nemmeno/neppure, come nel bell’esempio seguente, tratto dalla novella pirandelliana C’è qualcuno che ride (in Novelle per un anno, III, Milano, Mondadori, p. 694): «il sorriso però va man mano smorendo in un crescente sbalordimento, finché, non potendo né fuggire e nemmeno indietreggiare, addossati come sono alla spalliera del divano, non più sbalorditi ma atterriti ora, levano istintivamente le mani come a parar la folla che, seguitando a procedere, s’è fatta loro sopra, terribile».

Immagine: Spiaggia di Texel

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