Questa rubrica si propone come osservatorio permanente sulle violazioni vere e proprie della norma grammaticale che stanno prendendo piede (o che non sono ancora opportunamente censurate) nello scritto sorvegliato (articoli giornalistici, saggi, narrativa, testi legislativi o burocratici, ecc.).

Diversamente dalle forme agrammaticali, facili da individuare (quelle che infrangono le regole del sistema linguistico: ad es. *con egli, ipercorrettismo dei semicolti che estendono indebitamente il pronome soggetto di terza persona ritenendolo più letterario), sono invece più insidiosi e più frequenti gli usi scorretti. Il confine tra errore e variante linguistica è dato dalla censura della comunità dei parlanti. Tutte le lingue sono soggette al cambiamento, ma compito dei grammatici e del sistema scolastico (soprattutto da quando esiste l’istruzione di massa) è ridurre al minimo quelle variazioni che da un lato non arricchiscono la lingua e dall’altro tendono a fare aumentare i dubbi di pari passo con gli allotropi, ovvero le espressioni ugualmente accettabili.

Mentre molti si concentrano sui dubbi che riguardano usi sintattici comuni (ad es., le dislocazioni del tipo Il caffè lo prendo senza zucchero_) o varianti ben consolidate nel tempo (ad es.,_ cui_/a cui), secondo una falsa coscienza linguistica che fa sentire gli italofoni non padroni del proprio idioma, si presta scarso interesse ad alcune infrazioni, più o meno gravi, che un buon sentimento della lingua dovrebbe cogliere immediatamente. In altre parole, se diamo troppo peso alle pagliuzze, rischiamo di non accorgerci delle travi. L’uso resta l’arbitro della lingua, ma cerchiamo (per quanto possibile) di limitare gli abusi._

*GLI ‘LI’

Il pronome personale atono oggetto di sesta persona, li, seguito da vocale o da s- implicata, può favorire, in fonosintassi, la palatalizzazione, ovvero la realizzazione palatale della consonante laterale: ad es., li ha visti /ljavˈvisti/ > */ʎaˈvisti, li spinge */ʎi'spinʤe/. Per l’italiano parlato, soprattutto nell’area piemontese, si segnala un’indagine di Massimo Cerruti (Strutture dell’italiano regionale: morfosintassi di una varietà diatopica in prospettiva sociolinguistica, Frankfurt am Main, Peter Lang, 2009, pp. 67-69), nella quale si dà conto del fenomeno, pur sporadico.

Com’è noto, uno dei primi errori di ortografia è la coppia Itaglia/itagliano; inoltre la comune origine (dal dimostrativo latino ille) del pronome di terza persona (singolare e plurale) e dell’articolo determinativo induce talvolta nell’italofono l’indebita sostituzione del pronome li con gli, per una sorta di ipercorrettismo analogico, causato dal rifiuto del tipo li amici (o li scogli), che fino all’Ottocento era accettato da alcuni grammatici, benché con un sapore arcaico (vd. Luca Serianni, La lingua poetica italiana. Grammatica e testi, Roma, Carocci, 2009, p. 144), e oggi è relegato alla sfera dialettale.

Vediamo alcuni casi (fra i tanti) negli articoli giornalistici degli ultimi dodici mesi.

«La reazione dei cattolici agli attentati è una dimostrazione di fede che gli spinge addirittura alla conversione»

(http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2017/10/7/Musulmani-si-convertono-al-cristianesimo-La-reazione-dei-cristiani-agli-attentati-li-allontana-dall-Islam/786275/)

«Peccato che ad interromperli sono stati i poliziotti che gli hanno arrestati»

«Nelle loro parole il dolore si intreccia all'amore che gli ha spinti a lottare per salvare la piccola»

«Solo il ritorno della proprietaria di casa gli ha messi in fuga»

«invitandolo a non far passare messaggi che potrebbero rivelarsi pericolosi per chi gli ascolta»

«Un’immagine che prima ha lasciato sbigottiti i due coniugi e poi gli ha fatti sorridere»

«Molti […] sono costretti […] da qualcosa che gli spinge da dentro a proseguire la lettura»

«la Questura gli ha mandati» (http://www.latinatoday.it/cronaca/operazione-dionea-truffe-migranti-cibo-scaduto-latina.html [27/6/2018: trascrizione di un’intercettazione telefonica, senza commenti del giornalista])

«Gli utenti, infatti, gli hanno accusati di non sapersi godere minimante la loro intimità»

«Il loro tour è partito ad aprile, e gli ha portati a girare l'Italia senza sosta»

«Nel corso della serata di chiusura anche i bambini hanno voluto dare il loro contributo con una sfilata dal titolo “Un sacco bello” che gli ha visti presentare al pubblico le sacche dipinte a mano» (http://www.osservatoriooggi.it/notizie/attualita/22165-fasano-mostra-artigiana [20/8/2018])

«in attesa del processo per direttissima che gli ha visti condannare e poi rimettere in libertà» (http://www.trevisotoday.it/cronaca/arresto-ladri-giavera-agosto-2018.html [25/8/2018])

«Quella stessa arena che contro la Polonia applaudiva il gioco degli azzurri, ora gli accoglie con un urlo basso e prolungato» (https://www.corriere.it/tecnologia/18_settembre_22/europei-overwatch-italia-fermata-francia-olanda-ma-c-ancora-speranza)

«“Sono lupi, non sono ibridi. Gli ho visti. Mi ci sono trovato faccia a faccia in diverse occasioni […]”»

(https://www.pisatoday.it/cronaca/pecore-uccise-lupi-pontedera-treggiaia.html [26/9/2018: a parlare è il lavoratore di un’azienda agricola; nessun commento metalinguistico])

«per mostrare tutta la loro voglia di riscatto sociale verso il territorio che gli ha accolti»

«Damiano (cantante), Victoria (bassista), Thomas (chitarrista) ed Ethan (batterista) raccontano l’avventura musicale che nell’arco di un anno gli ha portati dallo studio di X Factor 11 ai palchi di tutta Italia»

Interessante il caso di un sito di àmbito letterario (di cui preferiamo non fornire l’indirizzo) in cui si espone una sintesi scolastica del pensiero pirandelliano (con particolare riferimento al romanzo Uno, nessuno e centomila): la frase «Essa ormai gli ha espulsi» stona con le accortezze ortografiche (l’accento acuto in «sé stesso» e «né»), il buon uso del congiuntivo («egli possa») e stilistiche (i sintagmi «grigiore della vita», «flusso perenne» ecc.).Immagine 0

Da ultimo, si vedano un paio di esempi (tratti dal più diffuso dei social network nel nostro Paese) della scarsa attenzione generale per questo tipo di errore.

Il primo è un post pubblicato il 26 giugno scorso da una pagina di Facebook (La musica secondo Max Pezzali, seguita da 5674 utenti), con 154 riscontri positivi e 21 condivisioni, senza alcun commento critico sul versante linguistico:Immagine 1

Il secondo è un post pubblicato da un utente di Facebook (in un gruppo di amanti degli animali) il 15 agosto scorso, apprezzato da 628 utenti e condiviso 73 volte, senza che nessuno commentasse i due errori morfologici, sia nella preposizione articolata (in cui -gli è sostituito da -i davanti a vocale) sia nel pronome personale atono.

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In ultima analisi, questo scambio pronominale è un errore che, pur restando sostanzialmente escluso dalla produzione libraria, si ripresenta con una certa frequenza nell’italiano scritto, soprattutto digitale, che sta acquistando sempre più spazio nell’orizzonte linguistico degli italofoni.

Immagine: Spiaggia di Texel

Crediti immagine: Di Txllxt TxllxT [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], da Wikimedia Commons