Flavio Santi insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei (Melville, Ian Fleming, ecc.). Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, raccontandolo nelle raccolte di poesia "Rimis te sachete/Poesia in tasca" (Marsilio, 2001), "Asêt/Aceto" (La barca di Babele, 2003). Ha scritto i romanzi "Diario di bordo della rosa" (PeQuod, 1999, con una nota di Michele Mari; II ed. Laurana, 2014); "L’eterna notte dei Bosconero" (Rizzoli, 2006); "Aspetta primavera, Lucky" (Socrates, 2011, candidato al Premio Strega); il memoir on the road "Il tai e l’arte di girovagare in motocicletta" (Laterza, 2011). Di recente ha creato l’ispettore Drago Furlan ("La primavera tarda ad arrivare", Mondadori, 2016; "L’estate non perdona", ivi, 2017).