Laura Santamaria

Costituiscono un dittongo.
I dittonghi sono costituiti da i (anche in diversa grafia, j o y) seguito dalle vocali toniche o atone a, e, o, u: ia = iato, aia, piazza; ie = jettatore, aie, iena; io = conio, corridoio, jogurth, gioco; iu = Juventus, aiuto, schiuma. Sono costituiti da u seguito dalle vocali toniche o atone a, e, i, o: quasi, lingua; questo, sangue; quindici, guida; cuore, languore. In questo caso si dice che i e u sono, per il loro tipo particolare di realizzazione fonica, semiconsonanti.

I dittonghi sono costituiti anche da i e u con diversa realizzazione fonica (per quanto impercettibile al nostro orecchio), in quanto cioè semivocali che si appoggiano a un elemento vocalico tonico o atono seguente: con i, andrai, caimano; lei, deiscente; poi, coibente; altrui, suicidio; con u, encausto, laurea; pneuma, reumatologo.

Quando non c'è dittongo, c'è iato. Lo iato si verifica quando:
1. Nessuna delle due vocali che s'incontrano è i o u (maestro, beone, beato ecc.).
2. Se una delle due vocali è i tonica o u tonica e l'altra è a, e, o (Caino, Maria, tramestio, bue, paura, tuo ecc.).
3. Nelle parole composte, a patto che sia chiaramente avvertibile la relazione tra prefisso e base (riavere, riunione, riudire, triangolo, suaccennato ecc.).