Filippo Di Gregorio

Il verbo peritarsi (dal latino pigritari ‘essere pigro’) è attestato nell’italiano scritto a partire dal XIV secolo. Significa, secondo quanto propone il Vocabolario della lingua italiana Treccani, «esitare a compiere un’azione, per mancanza di volontà o di decisione, o anche per timidezza, soggezione, senso di vergogna, o per altro motivo di ritrosia». Di sapore letterario, peritarsi viene oggi più spesso adoperato in frasi negative nel senso attenuato di «avere dubbi, incertezze, farsi scrupolo di fare qualcosa o di comportarsi in un determinato modo» (Treccani).

Perciò la frase «mi sono peritato di controllare» risulterebbe, più che sgrammaticata, inusuale (essendo affermativa e non negativa) e, in ogni caso, significherebbe «ho esitato a controllare», facendo intuire che il controllo non è stato poi fatto. Più comune sarebbe la frase «non mi sono peritato di controllare», nel significato di ‘non ho avuto incertezze (dubbi) nel controllare (nello svolgere il controllo)’.