Una precisazione: se gli orari non devono comparire in un comunicato tecnico, riguardante, per esempio, una gara sportiva o su un’insegna che indica la durata del percorso escursionistico, è meglio usare le lettere e non le cifre (un’ora e un quarto, due ore e mezzo, ecc.). È un fatto di stile, di eleganza.

Se invece la situazione e il contesto impongono che sia sottolineata la precisione tecnico-burocratica, allora sarà possibile ricorrere alla variante 1 h 30 min. (con il puntino dell’abbreviazione dopo min): la più vicina, insomma, alla lingua che dobbiamo preferire, in lettere, cioè, e non in cifre. Le altre formule (1.30 / 1:30,1.15 / 1:15, ecc.) sono più tipiche di orari o definizioni dell’ora esatta (ma sempre tengono in sé qualcosa di aridamente tecnicistico).