In vari documenti amministrativi istituzionali di Comuni, Province, altri enti ricorre la frase «vegetazione che occupa gli spazi interstiziali», con riferimento alla vegetazione selvaggia che si insinua tra i lembi delle fessure o microfratture presenti per svariati motivi nell’asfalto, sia quello che copre il manto stradale, sia quello che copre i marciapiedi o altre aree di scorrimento, passaggio o calpestamento.

In alcuni casi, nei documenti si opta per la locuzione sintetica vegetazione interstiziale, che a noi sembra adatta a definire quanto è oggetto della domanda, anche se non è ancora registrata nei principali dizionari della lingua italiana dell’uso, probabilmente per via del suo uso molto specifico e settoriale.